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La soluzione della Azzolina per le classi pollaio, stanziato l’1% di quanto occorre

La soluzione della Azzolina. Il ministro dell’Istruzione aveva annunciato che avrebbe risolto il problema delle classi pollaio. In realtà un emendamento è stato effettivamente presentato dal Movimento 5 Stelle, il suo partito, peccato che con i soldi stanziati il problema sarebbe forse risolto tra almeno 20 anni.

L’EMENDAMENTO

Le classi delle superiori con più di 22 studenti sono 57 mila. L’emendamento presentato da parlamentari del M5S nel Decreto legge Milleproroghe, intende porre il limite massimo di 22 alunni per classe. Se non fosse che viene previsto di stanziare appena 50 milioni di euro, con i quali si possono istituire solo 815 nuove classi, cioè l’1,4% delle classi cosiddette “pollaio”. Sulla base dei dati del Ministero dell’Istruzione per far scendere tutte le classi a non più di 22 alunni (20 in caso di presenza di un disabile) si dovrebbero istituire 16 mila nuove classi, ed assumere 28 mila nuovi docenti. Una manovra da oltre un miliardo di euro.

LA DEMAGOGIA DI AZZOLINA

È ovviamente un problema per gli insegnanti riuscire a seguire tanti alunni in un’unica classe. Quello delle classi pollaio è un problema storico. Il ministro aveva annunciato un intervento con toni trionfalistici nei giorni scorsi. Il problema è che con le parole è possibile delineare qualsiasi scenario, ma poi bisogna fare i conti con i numeri. Insomma: la matematica – come dice l’antico detto – non è un’opinione. In realtà i 50 milioni di euro sono stanziati sono previsti per il prossimo triennio sui quali andrebbero spalmati. Ci vorrebbero oltre 20 anni per risolvere un problema come quello delle classi pollaio. Il problema si risolve solo a parole. E con la demagogia di Azzolina, già finita nel mirino dei sindacati per la questione dei concorsi, sarà impossibile intervenire in tempi rapidi.

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