Opinioni

Scialpi: Valorizzazione dei docenti, la strada obbligata per la Ministra Azzolina

Valorizzazione dei docenti, la strada obbligata per la Ministra Azzolina

Di Gianfranco Scialpi

La valorizzazione dei docenti è un aspetto importante del profilo docente. Non può essere identificata con una maggiore formazione. Alla Ministra L. Azzolina, però non resta che questa carta, considerata la normativa vigente.

Valorizzazione dei docenti passa per la formazione

La valorizzazione dei docenti è un aspetto importante del profilo docente e passa anche  attraverso la formazione che è  integrata con la sua funzione . A onore del vero occorre affermare che molti docenti hanno un rapporto problematico con la formazione. Sono demotivati e poco propensi a farla. Non sempre però la causa è riconducibile alle specificità personali . In questi anni non sono state attuate delle condizioni che rimandano ” ridisegno dell’organizzazione della scuola, dei suoi organismi e del tempo scuola per i docenti, per garantire una coerente formazione in servizio;
– la realizzazione di un nuovo inquadramento giuridico-contrattuale.”
Ora la nuova Ministra vuole investire molto nel connubio valorizzazione docente/formazione. Infatti  ha dichiarato: “Tutto il personale dovrà essere valorizzato. Prioritario sarà il tema della formazione. Dei dirigenti, dei docenti, ma anche del personale ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario) sempre troppo poco considerato.

La Ministra L. Azzolina non può fare altro

E’ indubbio però che la valorizzazione del profilo docente non può identificarsi tout court  con la formazione, ma anche attraverso un significativo riconoscimento economico. Quindi  l’affermazione della Ministra L. Azzolina risulta molto strana se a formularla è un insegnante prestata al politica.
Purtroppo le parole della Ministra certificano una resa, un arretramento rispetto ai propositi espressi dal suo predecessore. L’ostacolo a una piena e reale valorizzazione è rappresentato dalla legge di Bilancio 2020 (160/2020), la quale a sua volta è fortemente condizionata dal D. Lvo 29/93 che stabilisce aumenti contrattuali pari all’inflazione programmata. Il legame si traduce in questo passaggio” l’ incremento delle retribuzioni medie complessive del personale appartenente al settore Stato pari all’1,3 per cento per il 2019, all’1,9 per cento per il 2020 e al 3,49 per cento a decorrere dal 2021“. In sostanza 80€ lordi a regime.

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