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Prof, il bonus Renzi arriva a 100 euro. I sindacati: “Aumentiamo a 240 euro”

Per i prof il bonus Renzi potrebbe passa dagli 80 ai 100 euro, lo prevede la riforma del cuneo fiscale già approvata dal governo. I sindacati ritengono però che si possa arrivare sin da subito a stanziare 240 euro in più in busta paga stanziando 4 miliardi per gli insegnanti.

COME FUNZIONA

L’operazione del taglio del cuneo fiscale potrebbe stavolta riguardare molti più lavoratori rispetto alla platea ristretta prevista durante il governo Renzi. Secondo le anticipazioni del Sole 24 Ore, è possibile che venga estesa anche ai lavoratori con redditi superiori a 35 mila euro, quindi si estenderebbe di molto l’attuale platea di beneficiari del bonus oggi ridotta a coloro che percepiscono 26.600 euro l’anno. Un’altra novità dal cuneo fiscale potrebbe esserci per coloro che già percepiscono il bonus Renzi, cioè circa 9 milioni di lavoratori che guadagnano tra gli 8.200 euro e i 26.600 euro: con le risorse stanziate in Legge di Bilancio potrebbero esserci ulteriori 20 euro al mese, oltre agli 80 di bonus.

I TEMPI

I tempi di attuazione del progetto sarebbero stretti: per fine settimana è previsto l’incontro tra sindacati e Governo. Entro fine mese dovrebbe essere pubblicato il provvedimento. “Accogliamo con soddisfazione l’ipotesi al vaglio dell’esecutivo. Tuttavia, è ovvio che, almeno per i pubblici dipendenti, ad iniziare da quelli della scuola che guadagnano meno di tutti rispetto all’area Ocse, si tratterebbe solo di una parte degli incrementi stipendiali” si legge in una nota Anief.

IL DEF

“Nel Def dei prossimi mesi – spiega Marcello Pacifico, presidente del sindacato – bisognerebbe prevedere altri 4 miliardi, che corrispondono ad aumenti medi netti mensili di 240 euro. Solo a quel punto – superata con slancio la proposta attuale di fermarsi ai 70 euro di incrementi mensili già finanziati – potremmo dire che le buste paga di un milione e 300 mila insegnanti, amministrativi dell’istruzione, università e ricerca saranno finalmente riallineate al costo della vita, in particolare all’inflazione registrata dal 2008, e orientare nella scuola gli stipendi alla media UE, rispetto alla quale si continua a registrare un gap notevole, perché a fine carriera c’è un disavanzo di mille euro medi in meno al mese”. Intanto il bonus Renzi dovrebbe già passare dagli 80 euro attuali a 100.

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