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Vaccini, mascherine, mense e trasporti: così ripartirà la scuola

Scuola in presenza, questione vaccini, trasporti, funzionamento delle mense, utilizzo delle mascherine. Questi alcuni dei nodi più importanti da da sciogliere in vista della ripartenza delle scuole a settembre. A dettare la linea, come lo scorso anno, è il Cts. Le cui indicazioni dovranno essere recepite dal Miur e dai vari uffici scolastici regionali. Il Comitato Tecnico Scientifico, interpellato dal Ministero dell’Istruzione sulle varie questioni in vista della riapertura delle scuole, su un punto è stato categorico: occorre ripristinare l’attività didattica in presenza e, allo stesso modo, occorre vaccinare l’intero personale scolastico.

Le mascherine

Mascherine in classe sì o no? Si dovranno tenere quando non sia possibile il distanziamento da seduti. Laddove per motivi straordinari questo tipo di misura non possa essere mantenuta, sapendo che è un livello più basso di sicurezza si può adottare almeno la mascherina chirurgica, non qualsiasi mascherina. Fermo restando che comunque deve essere garantita la circolazione dell’aria e tutte le altre misure.

Il servizio mensa

Una novità rispetto all’anno appena archiviato, riguarderebbe l’erogazione del servizio mensa. Che potrà avvenire “nelle forme senza porzione monouso ma con il servizio tradizionale”. Per quanto riguarda l’igienizzazione degli ambienti, il Cts ha raccomandato la pulizia quotidiana, accurata e ripetuta, di tutti gli spazi. Si prevede la predisposizione di punti, all’ingresso e all’uscita, per il lavaggio delle mani.

I test

Questione test? Per quanto riguarda i test, il Cts ritiene che non debbano eseguirsi test in ambito scolastico né screening antigenici o anticorpali per la frequenza scolastica. Nessun test diagnostico preliminare è necessario, mentre, dove tale soluzione fosse giuridicamente percorribile, può ipotizzarsi la richiesta del green pass per il personale. Il Comitato consiglia l’inserimento o il mantenimento del personale della scuola tra le categorie da vaccinare prioritariamente. Vista la recente approvazione del vaccino di Pfizer/BioNTech dai 12 ai 15 anni, l’inserimento, in queste categorie, degli studenti dai 12 anni in su. Nel caso di sintomi di infezione acuta delle vie respiratorie del personale scolastico o degli studenti, si dovrà attivare la procedura di segnalazione e contact tracing da parte della Asl competente. Quanto, infine, alle misure di igienizzazione degli ambienti, il Cts raccomanda la pulizia quotidiana, accurata e ripetuta, di tutti gli ambienti.

I trasporti

Trasporti? La spina nel fianco nell’organizzazione scolastica nel 2020 e 2021. Il Governo è al lavoro per permettere un rientro in classe in piena sicurezza. Come già accaduto precedentemente, l’esecutivo istituisce un tavolo di coordinamento per la definizione delle misure per quanto riguarda i trasporti. Secondo quanto prevede l’articolo 4-sexies del decreto “Sostegno bis” tuttavia, anche questa volta, i presidi non saranno parte attiva del processo decisionale. “Ai fini dell’avvio dell’anno scolastico 2021/2022, presso ciascuna prefettura – ufficio territoriale del Governo e nell’ambito della conferenza provinciale permanente è istituito un tavolo di coordinamento, presieduto dal prefetto, per la definizione del più idoneo raccordo tra gli orari di inizio e termine delle attività didattiche e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, in funzione della disponibilità di mezzi di trasporto a tale fine utilizzabili, volto ad agevolare la frequenza scolastica anche in considerazione del carico derivante dal rientro in classe di tutti gli studenti”.

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