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“Perché non abbandonava nessuno”: la bellissima lettera d’addio a prof Francesco dai suoi alunni

“Perché non abbandonava nessuno”: la bellissima lettera d’addio a prof Francesco dai suoi alunni

Una chiesa gremita dai suoi alunni. L’ultimo saluto a Francesco Lo Cicero, 62 anni, insegnante di matematica di Monreale, è stata l’ennesima dimostrazione di quanto fosse amato. Un amore che aveva sempre ricambiato, con un attaccamento fortissimo per l’insegnamento. Per la sua scuola. Una scuola, il Liceo Classico “Basile-D’Aleo” ha deciso di dedicargli un’aula.

Un amore che i suoi studenti hanno voluto dimostrare anche con una lettera pubblica in cui raccontare il loro rapporto speciale.

Scrivere del Professore Lo Cicero con il distacco necessario per un articolo di giornale non è per nulla facile….

….queste righe vogliono essere un dolce ricordo e un grande ringraziamento per Lei, che ci ha insegnato tanto.

Grazie per averci insegnato che la matematica è sacrificio, che la fisica non è astratta, per essere stato un insegnante temuto, ma preparato, per averci rimproverato e fatto piangere, ma anche per averci ascoltato e supportato.

Il professore Lo Cicero entrava in classe con la fronte corrucciata che si rasserenava dopo pochi attimi, soprattutto se le interrogazioni andavano bene. Era severo, severissimo, non credeva in tutti, ma quando credeva in qualcuno lo faceva veramente, e non lo abbandonava. Pensandoci bene, non abbandonava nessuno, si arrabbiava sapendo di essere preso in giro o vedendo qualcuno sprecare le sue potenzialità in nome del “non mi piace la matematica”.

Con il Professore imparavi a non dire “non ce la faccio”, perché il non saper fare un esercizio significava essere chiamati alla lavagna, con le gambe che tremavano e la nausea che cominciava a crescere e le lacrime che spuntavano; però non eri solo, ti seguiva passo passo, ti dimostrava che non eri stupido. Sapeva leggerti negli occhi, quando non capivi la fisica, quando stavi male e ti sembrava che il mondo ti stesse crollando addosso. Ti prendeva in giro quando non ti entrava in testa un concetto, non accettava mai un no, voleva capire, conoscere, ascoltava, ascoltava veramente. Ti spingeva a riflettere “alla fimminina”, perché “le femmine sono più furbe, un ci piace perdiri tempo. Così si devono spicciare e trovare una soluzione veloce”. Questo è stato un grande insegnamento: c’era un problema? Ci doveva per forza essere una soluzione….

….Molti dei suoi alunni oggi lo ringraziano per la strada intrapresa, per aver creduto in essi. C’è chi farà l’ingegnere, chi il medico, chi il manager, chi è entrato in Marina, chi ha capito che lo studio proprio non gli appartiene, ma tutti ricorderanno sempre il professore Lo Cicero come colui che dispensava trucchetti per rendere tutto più comprensibile….

Arrivederci Professore Francesco Lo Cicero,

i suoi alunni”.

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