Dl Scuola, opposizione e sindacati delusi: su precari, ingabbiati e Pas persa occasione

2019-12-20

111 2 minuti di lettura

Il decreto approvato non ha accontentato tutti, anzi. Sono varie le voci di dissenso. Sia, come naturale, dall’opposizione politica, sia dal sindacato. La lega, attraverso il senatore Mario Pittoni attacca direttamente i Cinque stelle, partito con cui fino a luglio scorso erano al governo. Critiche al Dl scuola soprattutto per il presunto mancato sostegno ai precari.

«Il via libera al Dl Scuola con la fiducia al Senato, rappresenta il suicidio politico del M5S nel mondo affollato dei precari “storici” della scuola, condannati con questo provvedimento in molti casi all’emarginazione sociale avendo ormai raggiunto un’età in cui è estremamente difficile in Italia trovare occupazioni alternative e ai quali in campagna elettorale il partito di Grillo aveva fatto – al contrario – promesse mirabolanti. Ma soprattutto rappresenta la perdita definitiva di credibilità in tale settore del PD, pronto ormai ad appiattirsi su qualsiasi scelta dei grillini, pur di non ridare la parola ai cittadini. Gioirà solo il mercato dei corsi e delle pubblicazioni preparatorie ai concorsi…».

Polemici anche i sindacati, come detto. Per la Uil Scuola sono mancate le risorse per l’adeguamento contrattuale e il coraggio del minstro di battersi fino in fondo per ottenerle. Delusione espressa anche dalla Flc Cgil. Di metodo disatteso parla, invece, Elvira Serafini, segretario generale SNALS. “Il decreto scuola arriva al voto di fiducia senza alcuni dei punti concordati tra Ministero e sindacati: mancano i PAS, mancano soluzioni reali per docenti ingabbiati e facenti funzione DSGA”.

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