Regali agli insegnanti, Anticorruzione: “Si rischia anche il licenziamento.” La normativa
Regali agli insegnanti, Anticorruzione: “Si rischia anche il licenziamento.” La normativa
Mancano pochi giorni alle vacanze natalizie e, come spesso accade, genitori e alunni si organizzano per fare un regalo agli insegnanti. Che si tratti di un regalo di classe o di uno personale da parte di un alunno in particolare, c’è una precisa normativa che stabilisce cosa devono fare i docenti nel momento in cui si trovano di fronte a questa situazione.
L’ANAC, l’Ente Nazionale Anticorruzione, ha stabilito che, innanzitutto, il dipendente (in questo caso dipendente della scuola, l’insegnante) non chiede, né sollecita, per sé o per altri, regali o altre utilità salvo quelli d’uso di modico valore effettuati occasionalmente nell’ambito delle normali relazioni di cortesia e nell’ambito delle consuetudini internazionali. In ogni caso, indipendentemente dalla circostanza che il fatto costituisca reato, il dipendente non chiede, per sè o per altri, regali o altre utilità, neanche di modico valore a titolo di corrispettivo per compiere o per aver compiuto un atto del proprio ufficio da soggetti che possano trarre benefici da decisioni o attività inerenti all’ufficio, né da soggetti nei cui confronti è o sta per essere chiamato a svolgere o a esercitare attività o potestà proprie dell’ufficio ricoperto.
Questo significa che, il docente potrebbe accettare un regalo, ma che deve attestarsi sotto una certa somma.
Il dipendente, prosegue l’ANAC all’articolo 3 non accetta, per sé o per altri, da un proprio subordinato, direttamente o indirettamente, regali o altre utilità, salvo quelli d’uso di modico valore. Il dipendente non offre, direttamente o indirettamente, regali o altre utilità a un proprio sovraordinato, salvo quelli d’uso di modico valore.
I regali e le altre utilità comunque ricevuti fuori dai casi consentiti dal presente articolo, a cura dello stesso dipendente cui siano pervenuti, sono immediatamente messi a disposizione dell’Amministrazione per la restituzione o per essere devoluti a fini istituzionali. Ai fini del presente articolo (4, ndr), per regali o altre utilità di modico valore si intendono quelle di valore non superiore, in via orientativa, a 150 euro, anche sotto forma di sconto. I codici di comportamento adottati dalle singole amministrazioni possono prevedere limiti inferiori, anche fino all’esclusione della possibilità di riceverli, in relazione alle caratteristiche dell’ente e alla tipologia delle mansioni.
Quali sono le sanzioni?
Se il docente richiede o accetta un regalo superiore al valore di 150 euro può incorrere in una multa o sanzione pecuniaria o alla sospensione dal servizio. Uguale pena se il Dirigente ha omesso vigilanza sul caso. Se il docente riceve doni a titolo di corrispettivo per attività dovuta rischia una sospensione dal servizio da 3 a 6 anni, fino al licenziamento.
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