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Tre miliardi alla Scuola o le dimissioni! L’ira di Fioramonti

Dimissioni sul tavolo. Dopo una serie di esecutivi che hanno tagliato sull’istruzione, non mi posso accontentare di un governo che smette di prelevare soldi dal Miur. Bisogna investire e con forza. O tre miliardi a scuola e università o mi dimetto? So che cosa ho detto e so che sono un uomo di parola”. Lo dice il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti in un’intervista a La Repubblica.

Pronto a un passo indietro, dimissioni pronte

“Questo governo con questa Finanziaria deve fare tante cose – ricorda – e io apprezzo lo sforzo: non far aumentare l’Iva, ridurre il cuneo fiscale, intervenire sulla sanità. Ma quella che io propongo è una questione centrale: ricerca, università, scuola. E il dibattito fin qui è stato insufficiente. Giorno e notte lo riproporrò e seguirò i lavori parlamentari, so che una Legge di bilancio ha un cammino lungo”.

Più soldi alla Scuola, occasione storica

Per Fioramonti “non possiamo continuare ad amministrare un Paese con la paura di perdere consenso, alla fine tutto questo si trasforma in paura del futuro. Stiamo vivendo un momento storico e abbiamo un’occasione irripetibile: un governo progressista può e deve sincronizzare l’Italia sull’orologio delle nazioni più progredite, che da anni hanno già fatto quello che io provo a proporre. A partire da un finanziamento importante, continuo e puntuale a ricerca, università e scuola”, conclude il ministro.

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