Samara challenge? Colpa di genitori iperprotettivi che creano ragazzi “non centrati “. L’esperta
Genitori iperprotettivi crescono adolescenti non centrati, “e non ci devono stupire i casi di emulazione che vediamo in tutta Italia in questi giorni, con il dilagare della Samara challenge”. Lo ha detto all’AdnKronos Paola Vinciguerra, psicoterapeuta, presidente Eurodap (Associazione europea per il disturbo da attacchi di panico) e direttore scientifico del centro Bioequilibrium.
Genitori iperprotettivi: parola all’esperta
Nel corso di un’intervista a proposito del primo giorno di scuola, l’esperta sottolinea quanto tale momento sia traumatico. Molto spesso più per i genitori che per gli alunni stessi. La psicoterapeuta suggerisce alle mamme e ai papà di affrontare questo momento con calma e autorevolezza. Non bisogna “cedere alla tentazione di dotare i piccoli di un telefonino come estensione di sé”. Perchè “in questo modo diciamo a nostro figlio che sta andando in un ambiente pericoloso, alimentiamo le sue paure e una forma di dipendenza totale che non favorisce una crescita sana”. Alla fine la ricetta è sempre la stessa: “Garantire tempo e ascolto, anziché riempire i nostri bambini di oggetti, per aiutarli davvero a crescere”.
“E’ un errore, ad esempio, dotare i piccolissimi di telefonino per far sentire loro la voce della mamma e attenuare il distacco. Il rischio, con il passare degli anni, è quello di trovarci di fronte ad adolescenti iperprotetti e deresponsabilizzati”, insiste Vinciguerra. I genitori che mettono in mano al bimbo lo smartphone per ‘sapere quello che fa’, o ‘assicurargli vicinanza’, poi sono quelli che “se la prendono con i professori perché magari hanno sequestrato il telefonino al figlio che chattava in classe”.
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