Galiano: “Insegnare è un atto di coraggio, fare il precario è vero e proprio masochismo”
“L’estate per lui non è estate: è stare tre mesi tutti i giorni davanti al pc ad aspettare novità, decreti, circolari, calcolare graduatorie, punteggi, ore disponibili, salvo poi arrivare a settembre e scoprire che nella sua provincia ci sono solo due ore libere in un comune di montagna che ha più spazzaneve che abitanti. E naturalmente per quelle due ore ci sono circa trecento aspiranti prima di lui.
L’insegnante precario impara molto presto una regola base: mai affezionarsi troppo. Bene, bravo: e chi ci riesce? Con quegli adorabili mascalzoni che un loro sorriso ha il potere di cambiarti la giornata? Neanche il cuore d’acciaio di Terminator riuscirebbe a rimanere insensibile, e così ecco che ben presto il suo paesaggio interiore si trasforma nella verde collina sopra Omaha Beach, piena di croci che sono sguardi, lezioni che non si potranno fare, temi che non si riusciranno a correggere.
Se già scegliere di insegnare assomiglia più a un atto di coraggio, fare il precario nella scuola italiana è vero e proprio masochismo, che può essere giustificato solo da un amore incondizionato per l’insegnamento e per i ragazzi.”
Il mio abbraccio stretto stretto a tutti i precari della scuola.
PROF. ENRICO GALIANO
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