Fate fare i riassunti ai vostri alunni. Un vademecum perché non diventino analfabeti funzionali

2019-09-03

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Fate fare i riassunti ai vostri alunni. Un vademecum perché non diventino analfabeti funzionali

“Di anno in anno io mi ritrovo sempre più ragazzini che mi arrivano in prima media anche con buoni voti dalle elementari. Quando però dai loro da fare i primi riassunti producono delle cose che non si sa nemmeno come definire. Chiariamoci: in molti casi ad una lettura superficiale sembrano testi perfetti. Sono ordinati, ripetono con precisione le sequenze di testo ed hanno senso. Ma non sono riassunti. Sono copia e incolla di sezioni di testo (anche quando sono fatti a mano) che loro giustappongono le une alle altre senza preoccuparsi di capire cosa stiano dicendo”.

Spiega così Mariangela Galatea Vaglio, il problema sempre più dilagante dell’analfabetismo funzionale. In un lungo articolo pubblicato su L’Espresso , l’insegnante e giornalista ha spiegato come in almeno otto casi su dieci i ragazzi non sappiamo spiegare cosa voglia dire esattamente una delle parole che hanno utilizzato. Questo perché si limitano, appunto, a ricopiare parti di testo.

“Le vecchie maestre elementari – ha proseguito la docente – quelle che non seguivano tecniche innovative e didattiche moderne, quando facevano fare i riassunti erano delle solenni rompiscatole. Anzi, delle rompiscatole all’ennesima potenza. Facevano leggere al ragazzino a voce alta, rileggere, e poi chiedevano molto banalmente di spiegare con parole sue che cosa avesse capito. Ogni volta che gli sentivano usare una parola, anche presa dal testo, lo fermavano e gli chiedevano di chiarire a se stesso e agli altri il significato. E continuavano a farlo finché non erano sicure che quella parola era chiara nella sua testa e che lui era in grado di costruire frasi magari non perfette formalmente come quelle ricopiate dal libro ma che avevano senso nella sua testa. La comprensione del testo è questa roba qua”.

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