Opinioni

Perché gli insegnanti devono permettere ai ragazzi di scegliere il posto in classe?

Perché gli insegnanti devono permettere ai ragazzi di scegliere il posto in classe? Quelli più vivaci tendono a mettersi in fondo alla classe, i più attenti e volenterosi sempre in prima fila. Quelli a metà tra la voglia di chiacchierare, ma anche apprendere, scelgono le file centrali. E’ questa la mappa dei posti a sedere di una qualunque classe italiana con cui migliaia di docenti devono fare i conti ogni giorno per trovare il giusto equilibrio che non sia penalizzante per nessuno.

In Inghilterra, qualche anno fa, ha fatto molto discutere la decisione del sottosegretario all’Educazione inglese, Lord John Nash, ovvero non permettere più ai ragazzi di scegliersi il posto e soprattutto non cambiarlo durante il corso dell’anno. Il ministero giunse, nel 2015, a questa decisione in seguito ai risultati di un sondaggio secondo cui un insegnante su tre nella scuola media non avrebbe avuto sufficiente fiducia nella propria capacità di mantenere la disciplina in classe.

Una decisione che, da un lato, fa storcere il naso ai ragazzi dato che preferirebbero poter scegliere autonomamente accanto a chi trascorrere la giornata, ma che dall’altra parte permetterebbe ai docenti di gestire al meglio le ore di lezione.

Esistono tantissimi momenti per socializzare e dunque in classe dovrebbe essere l’insegnante a stabilire come “posizionare” gli alunni per condurre una lezione quanto più produttiva possibile. Lasciando i ragazzi liberi di cambiare posto ogni giorno, non solo si andrebbero a rompere delicati equilibri, ma il caos avrebbe la meglio. E’ pratica comune, ad esempio, spostare accanto alla cattedra gli alunni più irrequieti e tendenti al disturbo della lezione e questa prassi è fondamentale per evitare che l’alunno si distragga in primis.

Gli insegnanti devono poter svolgere al meglio il proprio lavoro, sarebbe bene, quindi adottare un provvedimento in tutte le scuole che consenta agli insegnanti di mitigare gli animi più giocosi o viceversa. Tutto per il solo bene della lezione.

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