Cronaca

Meningite alla primaria: ricoverata una bimba di 10 anni. Profilassi per maestre e compagni

Un caso di meningite si e’ verificato a Cerignola. Ricoverata lunedì una bimba di 10 anni nell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo.

Lo rende noto la Asl che ha adottato il piano di profilassi previsto in questi casi. Sono stati immediatamente allertati i pediatri e le persone venute a contatto diretto con la paziente. Si tratta, naturalmente, dei familiari, docenti e compagni di classe della scuola primaria “Battisti-Don Bosco” e personale ospedaliero. Tutti sottoposti a profilassi anti-batterica.

MENINGITE, PARLA LA DIREZIONE ASL

“La situazione e’ sotto controllo – dichiara la Direzione Generale – ed e’ monitorata costantemente dagli operatori del Dipartimento di Prevenzione, prontamente intervenuti. Un campione di liquido biologico della bambina inviato al laboratorio regionale di riferimento presso l’Istituto di Igiene dell’Universita’ di Bari. Si attende quindi una puntuale tipizzazione del ceppo responsabile”.

I SINTOMI DELLA MALATTIA

(fonte)

Con lo svilupparsi della patologia, a circa 15-20 ore dal contagio, i sintomi della meningite si manifestano in modo più specifico con:

febbre;
sonnolenza con possibile alterazione dello stato di coscienza;
forte emicrania;
rigidità del collo;
eruzioni cutanee a chiazze;
forte fastidio della luce (fotofobia);
convulsioni;
nausea e vomito.

La meningite virale

Meningite sintomi: la meningite virale (detta anche asettica) è quella più comune.  Il suo periodo di incubazione varia a seconda del tipo di virus che la provoca, da 3 a 6 giorni circa.  Di difficile diagnosi poiché i sintomi sono quasi uguali a quelli di una normale influenza, in genere si risolve in una settimana senza lasciare conseguenze.

La meningite batterica

meningite battericaMeningite sintomi: la meningite batterica è la forma meno frequente ed anche la più grave. In Italia si registrano circa 800 casi all’anno. Se non viene rapidamente individuata e curata può mettere in pericolo la vita del paziente.  In alcuni casi viene chiamata fulminante perché è particolarmente aggressiva e può provocare un esito infausto in poche ore.

 

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