Opinioni

Meritevoli in gita, Gramellini: “La ds non sa che in Italia i premi sono considerati un diritto”

Alcuni studenti della scuola media “Paolo Ferrari” di Massa non parteciperanno alla gita scolastica programmata per loro dall’istituto. Il motivo: non ci sono abbastanza prof per accompagnare tutti i 110 alunni interessati al viaggio d’istruzione. Nel capoluogo toscano è esplosa la polemica per il modo in cui la scuola ha scelto chi resterà a casa. A rimanere sul binario, senza la possibilità di partire, saranno alunni selezionati in base al comportamento. I “discoli” in altre parole.

La versione della preside

“Un numero troppo alto per 8 docenti – spiega la preside in riferimento ai 110 iscritti – non era possibile garantire la sicurezza a tutti. E se un ragazzo si fa male per il docente che li accompagna scatta la denuncia penale. Abbiamo dovuto fare una scelta. Il Consiglio di Istituto ha deciso che la selezione deve avvenire inserendo nell’elenco gli alunni che danno garanzie di comportamento, non rispondono male e ascoltano i docenti. Sono stati i Consigli di Classe, in pratica i docenti che conoscono i ragazzi, a fare la selezione. Basandosi sulla condotta, non sui voti delle materie. E la selezione permetterà, spero, una riflessione educativa”.

Una spiegazione, quella della DS, che non convince i genitori.

Il caffè di Massimo Gramellini

Sull’argomento si è espresso oggi Massimo Gramellini nel suo noto Caffè per il Corriere della Sera. Riportiamo uno stralcio.

Proviamo a metterci nei panni della preside, come di chiunque altro debba prendere decisioni in questo bizzarro Paese solcato da quattro mari e da troppi umori particolari. Che cosa avrebbe dovuto fare? Mandarli tutti in gita, senza garantire un controllo adeguato? Oppure lasciarli tutti a casa per non urtare la sensibilità di pochi? Tra tutti e nessuno, ha scelto i più meritevoli. E non in base al censo, alla religione o al colore della pelle, ma al requisito che va considerato sopra ogni altro quando scaraventi una masnada di ragazzini in giro per il mondo: il voto in condotta. Era forse più giusto quello di disegno o di matematica? La preside ha risposto ai contestatori che la gita non è un diritto, ma un premio. Nessuno le ha spiegato che in Italia anche i premi sono considerati un diritto. Per questo non vengono dati quasi mai a chi se li merita.

 

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