Fuga dalla maturità. Rinuncia il 5,5% dei presidenti e il 6,5% dei commissari: i dati del Miur

La percentuale di sostituzioni dei presidenti di commissione alla maturità quest’anno è stata del 5,5% del totale, contro il 6% dello scorso anno. Lo riporta IlSole24Ore, citando dati del Miur e precisando che – per quanto concerne i commissari – la percentuale di rinunce motivate è passata dal 13,5% del 2018 al 6,5 per cento di quest’anno.

Maturità: rinunce presenti ma in calo

Sono dati consolanti, in netto calo rispetto all’anno passato. Li ha commentati anche il ministro della pubblica istruzione Marco Bussetti ai microfoni di SkyTg24 in uno speciale dedicato alla maturità. “L’abbandono dei commissari dell’esame di maturità è fisiologico – dichiara il capo del Miur – Tuttavia il numero di coloro che hanno abbandonato si è dimezzzato rispetto allo scorso anno”.

Secondo l’analisi del quotidiano economico, la macchina degli esami di Stato ha un costo complessivo di  130 milioni di euro. Cui vanno aggiunte le spese specifiche che devono sostenere i singoli istituti, compresa la stampa delle fotocopie delle prove.

A motivare i casi di rinuncia sono sostanzialmente due fattori. Le incertezze dovute alle novità della prova d’esame, inserite a partire da quest’anno scolastico, e i compensi non ritenuti adeguati.

Già a maggio, infatti, il sindacato Anief sosteneva che ” i “gettoni” da assegnare a chi organizza, valuta e rilascia i diplomi rimangono fermi a 12 anni fa: cifre spaventosamente basse per i professionisti impegnati nell’organizzazione degli esami, nella valutazione degli studenti e nel rilascio del titolo di studio conclusivo delle nostre scuole pubbliche”.

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