Concorso Ds: “Lo specchio fedelissimo dello sfascio dell’amministrazione scolastica”

In un altro paese, dopo quanto sta venendo alla luce e puntualmente é  stato  denunciato dal settimanale l’Espresso nell’articolo inchiesta di Elena Testi ” Presidi magia e trucco”  il ministro  leghista Bussetti  dovrebbe  dimettersi  o quanto meno riferire in Parlamento su questo concorso. Ma questo risponde con il silenzio tipo  dei burocrati qual é.

Un vero schifo per i tanti che hanno speso tempo e denaro in preparazione foraggiando l’industria dei preparatori dei concorsi. Ormai nella scuola come in politica  nessuno ha vergogna di nulla. Mi auguro che  la Magistratura accerti se ci sono illeciti penali. Ora il concorso e i suoi esiti è  in mano alla magistratura amministrativa,  e centinaia sono stati i ricorsi al Tar Lazio e l’esito potrebbe essere l’ammissione di tutti agli orali con la sconfitta dell’ amministrazione che non potrebbe che ptendere atto della sua inettitudine, quindi todos caballeros. Mi domando perché  gare i concorsi?

Ma a prescindere dell’inettitudine di chi ha gestito ed organizzato il concorso a dirigente,  il sistema di reclutamento dei DS è p da superare. Dopo un test psicoattitudinale o una graduatoria per titoli,   il Miur faccia gestire il reclutamento dei DS alla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, anche se a parere di chi scrive il sistema organizzativo della scuola  bastato sul DS e sui poter che a tale figura dà  l’ autonomia e la 107 deve  essere superato per arrivare al rettorato elettivo.

Libero Tassella

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