Opinioni

Attenti prof! Ore di 40 minuti e classi dimezzate rappresentano più lavoro e responsabilità maggiori

Attenti prof! Ore di 40 minuti e classi dimezzate rappresentano più lavoro e responsabilità maggiori

Cosa accadrà a settembre nella scuola italiana si decide oggi. E i segnali non sono molto incoraggianti per i docenti, né tanto meno per il personale Ata. Troppe le incognite di cui tutti parlano (aule affollate, spazi mancanti, distanziamento etc) ma quelle che sono taciute o quasi spaventano, se è possibile, ancor di più. Basta immaginare cosa significherà dal primo settembre occuparsi del recupero dei ragazzi con il debito e leggersi i Pai (Piani di apprendimento individuale) richiesti dalla ministra Azzolina. Non dimenticando nello stesso tempo, di dovranno avviare l’anno scolastico.

Basterebbe questo scoglio temporale per impegnare un dibattito politico-sindacale, ma invece silenzio. Tutto dovrà essere pulito e continuamente ripulito: sanificazione, mani pulite, mascherine. Qualcuno ha alzato il dito e indicato la 626? Hanno chiesto al ministero se tutte le scuole sono a posto con i precedenti criteri di sicurezza e quante invece aprono ancora in deroga? Quanti lavori di ristrutturazione sono stati appaltati, quanti iniziati, quanti ancora a livello progettuale? Immaginare di partire a settembre in sicurezza, come ama ripetere la Azzolina e non vedere nemmeno un cantiere già in opera pare impresa ardua.

Questo senza immaginare le opere astrofisiche immaginate al ministero quali creazioni di nuove aule partendo da palestre o cortili. Ma l’opinione pubblica, giustamente, continua a interessarsi dell’ultimo giorno di scuola in presenza. Intanto, però, il comitato tecnico voluto dalla ministra e il Cts pare concordino su un dato: ore di lezione ridotte a quaranta minuti. Levata di ingegno, meno ore uguale a più ore.

Ma qualcuno ha chiesto ai docenti informazioni in merito? Perché gli insegnanti hanno un contratto che parla di 18 ore. Togliendo un quarto d’ora ad ogni ora  gli rimarrebbero a disposizione altre quattro ore. Avranno altre classi, quindi, un aggravio di consigli di classe, ricevimento genitori e quant’altro? E questo andrebbe poi a impattare sulla possibilità della didattica mista, alternata o quanto altro è stato partorito dalle fervide menti dei tecnici. La soluzione forse sarebbe più semplice: assunzioni di personale docente e non docente e ove necessario doppi turni. Ma è troppo semplice e comporterebbe la soluzione dell’annosa vicenda del precariato e della didattica in generale. Non sia mai.

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