Didattica

Compiti di realtà: il caso divide i docenti. Ecco il quesito apparso su un libro di geografia

Vengono chiamati compiti di realtà perché dovrebbero permettere di acquisire competenze specifiche su temi che gli studenti si trovano a dover affrontare quotidianamente eppure, uno di questi compiti in geografia, sta scatenando numerose polemiche in rete.

Si tratta di un quesito apparso su un libro di geografia

compiti di realtà

I docenti che si sono scatenati in rete ritengono che tale compito di realtà sia praticamente inutile. In primis per la tipologia di domanda che non riguarderebbe un tema da affrontare quotidianamente, in secondo luogo perché appare come un quesito datato che non porterebbe a nessuna competenza trasversale indicata a margine della pagina del libro.

I compiti di realtà dovrebbe essere strutturato, invece, seguendo alcuni precisi canoni:

  1. Deve proporre temi da affrontare nella vita reale
  2. Deve porre problemi complessi ma sempre in base all’età dello studente
  3. Non deve avere un’unica soluzione, ma deve consentire il ragionamento
  4. Non si può risolvere in poco tempo
  5. Deve essere svolto in gruppo e non singolarmente
  6. Deve essere multidisciplinare

Impugnatura di penna e matita, Giacomo Stella: “Scarsa attenzione di docenti e genitori a correggerla”

dal Blog Dislessia di Giacomo Stella

Recentemente, in un convegno sui modelli scolastici, è stata richiamato il tema della impugnatura della penna e della matita. Gli insegnanti si chiedono se si deve dedicare attenzione specifica a questa abilità e se esistono metodi o strumenti per facilitare la corretta impugnatura.

Inoltre ci si chiede se è utile esercitare i bambini alla bella grafia.Le opinioni sono diverse:- chi sostiene la valenza educativa dell’esercizio di scrittura in quanto contiene un elemento di ordine che riverbera i suoi effetti sulla costruzione della personalità; – chi invece ritiene che la grafia sia un aspetto marginale della scrittura e che lo sforzo didattico vada indirizzato su aspetti più sostanziali come l’ortografia e la costruzione del testo.Perché allora i bambini di oggi sembrano meno abili di quelli di ieri nell’impugnare una matita?

Quale dei fattori citati si è indebolito nel corso di questi anni in modo da rendere frequente vedere impugnature bizzarre?I bambini alla scuola dell’infanzia usano la matita? Certamente sì, ma non è un’attività principale, nemmeno nell’ultimo anno di scuola, quello che precede l’ingresso alla primaria. Inoltre alla scuola dell’infanzia si fanno prevalentemente disegni e coloritura e questa attività, anche se richiede di impugnare la matita, non è del tutto assimilabile al compito continuo e orizzontale della scrittura.

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