Cronaca

“A mensa ci insultano”, quattro addette vanno a cercare i bimbi in classe e li rimproverano per aver fatto la spia

Dopo aver insultato pesantemente alcuni alunni durante l’ora del pasto a mensa, li hanno cercati in classe per rimproverarli di aver riferito la cosa ai genitori. E’ la storia di quattro addette alla mensa della scuola primaria “Bollini” di Novara. A segnalare la faccenda al sindaco in persona è stato un gruppo di genitori tramite un’email.

Secondo quanto riporta La Stampa,  le addette alla mensa si sono rivolte ai bambini con parolacce durante l’intervallo che segue il pranzo. Dopodiché sono andate a bussare nelle loro classi, due diverse quinte, chiamandoli nel corridoi e «sgridandoli» perché le avevano accusate degli insulti.

“Abbiamo subito contattato la scuola e la ditta che fornisce i pasti e il mattino dopo ci siamo incontrati” riferisce l’assessore Graziosi citato dal quotidiano torinese”. “Non ci sono testimoni adulti al fatto ma i racconti dei bambini in merito agli insulti sono credibili. C’è poi il fatto grave che il giorno successivo le inservienti sono andate nelle classi a cercare gli allievi mentre il loro luogo di lavoro è nelle cucine e nel refettorio”.

L’intervento della scuola e dell’azienda

Immediatamente è intervenuta anche la DS Ornella Porzio, convocando i genitori e l’azienda privata che gestisce il servizio mensa. “La ricostruzione dettagliata di tutto l’episodio non c’è perché non ho voluto sottoporre a un interrogatorio due bambini di dieci anni, sono gli adulti che devono prendersi la responsabilità del loro comportamento. In ogni caso le addette alla mensa sono andate a cercare questi allievi nelle classi, dove non potevano stare; le maestre non hanno avuto consapevolezza dell’aggressività da parte delle operatrici nei confronti degli scolari. La questione, comunque, è chiusa grazie alla sospensione delle addette e anche con le famiglie ci siamo lasciati in un clima di serenità”.

L’azienda appaltatrice, spiega in una nota di aver “preso atto della segnalazione partita dai genitori dei bambini coinvolti e pervenuta attraverso il Comune, attivandosi immediatamente per contestare le responsabili, sospendendole e allontanandole dal servizio”.

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