Opinioni

Concorso Ds: “Un reclutamento serio non può essere affidato al caso, criteri soggettivi e fenomeni clientelari”

Come avevamo anticipato, il Miur ha  pubblicato l’elenco  degli  ammessi alla prova orale del  concorso per Dirigente Scolastico. Che inizierà il prossimo mese di maggio. Il concorso si concluderà  entro giugno con la pubblicazione della graduatoria. Mentre il primo settembre verranno assunti i nuovi dirigenti.

Grande attesa tra i partecipanti alla prova orale. Ma solo in 3795 hanno superato la prova scritta. Ricordo che i posti messi a concorso sono  2900 i posti originari sono stati poi incrementati di 500 unità. E saranno sicuramente ancora incrementati per i posti lasciati vacanti dai DS che andranno in pensione nel 2019 e 2020.

Mentre gioiscono gli ammessi, il punteggio più  basso è 70 punti,  grande è  la delusione degli esclusi alcuni di loro avevano preso 100 alla preselettiva.  Ora molti di loro dopo si prepareranno ai ricorsi. Intorno a questi concorso si sa si muovono tre tipi di “imprenditorie”. Quella delle case editrici che sfornano libri di dirigenti scolastici a manetta spesso fatti con lo stampino. Quella dei preparatori. E infine ma non ultima per volume di introiti  quella degli avvocati.

Ora dopo i ricorsi di quelli che non hanno superato la prova preselettiva sarà la volta di coloro che non hanno superato la prova scritta. E poi di quelli che non supereranno l’orale.
Crediamo che la selezione dopo il grosso taglio allo scritto, di cui pure avevamo parlato,  all’orale sarà minima,  e i neo presidi saranno tutti assunti nei prossimi due anni. Ora il problema sarà prendere un voto alto all’otale  per non andare a sbattere a centinaia e centinaia di chilometri di distanza  dalla propria residenza. E qui entra in scena un’altra imprenditoria.

Convinto da sempre che la figura del DS debba  essere rivista e superata. Da sempre sono per il rettorato elettivo con docenti selezionati presso la scuola di pubblica amministrazione. Io credo che un reclutamento serio non possa più  essere affidato a un tale tipo di concorso dove gioca il caso, criteri soggettivi, basse retribuzione dei commissari e tante altre circostanze non ultimi sempre possibili fenomeni clientelari.

Libero Tassella

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