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Il PSI Scuola si oppone alla regionalizzazione dell’istruzione pubblica e alla “cattedra unica”

Enzo Maraio, Segretario nazionale PSI, e Luca Fantò, Responsabile nazionale PSI scuola, hanno espresso la loro contrarietà alla regionalizzazione dell’istruzione pubblica durante una riunione del gruppo di lavoro del PSI scuola.

Il gruppo teme che la regionalizzazione possa portare alla frantumazione dell’identità nazionale e alla privatizzazione del servizio, aumentando le distanze sociali all’interno di ogni singola regione. Questa riforma, secondo loro, consegnerebbe la scuola al libero arbitrio dei governi regionali.

Hanno anche espresso la loro opposizione alla cosiddetta “cattedra unica”, che obbligherebbe i docenti a coprire la cattedra di sostegno, negando la libertà di insegnamento garantita dalla Costituzione italiana.

Durante la riunione, sono arrivate le dichiarazioni della Segretaria generale della FlcCGIL, che ha denunciato come gli istituti tecnici e professionali siano stati avviati senza le delibere degli organi collegiali, in molti casi contravvenendo alla delibera del collegio dei docenti.

Se queste dichiarazioni fossero vere, sarebbe un atto gravissimo che il PSI scuola condanna decisamente. Maraio e Fantò ritengono sia necessario e urgente che il Parlamento interroghi il Ministro Valditara sulla fondatezza di tali affermazioni.

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