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La scuola vive nel passato: la legge non ha scalfito la sua tradizionale, stantia, quotidianità

La scuola vive nel passato: la legge non ha scalfito la sua tradizionale, stantia, quotidianità. 

Cosa prevede la legge?

 

Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n. 150

Dirigenza pubblica.

L’art. 37 afferma la necessità di “Rafforzare il principio di distinzione tra le funzioni di indirizzo e controllo spettanti agli organi di governo e le funzioni di gestione amministrativa spettanti alla dirigenza”.

Il compito principale del dirigente scolastico è l’applicazione della legge; ha la responsabilità di unificare la gestione scolastica e quella di vincolare gli organi collegiali alle funzioni previste dal loro mandato costitutivo del 1974, rinforzato nel 1994.

La legge 107/2015, che stabilisce  la procedura d’elaborazione e d’approvazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), conferma la funzione strategica del Consiglio di Istituto.

Il documento di programmazione delinea la finalità del sistema (singola) scuola, elencando le competenze generali e specifiche che gli studenti devono aver acquisito al termine del percorso. Questa indicazione risulta essenziale per l’esercizio del controllo, ossia della misurazione degli scostamenti attese/risultati, nodo vitale della progettazione formativa [Dpr 275/99].

I regolamenti di riordino del 2012 ne forniscono una casistica.

I traguardi del PTOF sono le linee guida dell’attività del Collegio dei docenti il quale “Programma l’azione educativa” e “Valuta periodicamente l’efficacia dell’azione didattica in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati”.

Tali obiettivi sono espressi in forma di capacità: Analizzare, Applicare, Argomentare/Giustificare, Collaborare, Comunicare  Comprendere, Decidere/Scegliere, Generalizzare, Interpretare, Memorizzare, Modellare, Progettare, Relativizzare, Riconoscere, Ristrutturare, Socializzare e tessere relazioni, Sintetizzare, Sistematizzare, Trasferire, Valutare …

Il coordinamento didattico rappresenta il successivo passo del raffinamento: i Consigli di Classe adattano i traguardi del Collegio alle caratteristiche dei loro studenti e progettano itinerari unitari per conseguirli.

La progettazione dei docenti costituisce la fase esecutiva: si occupa della predisposizione e gestione di materiali necessari per raggiungere gli obiettivi individuati collegialmente e per trasmettere una corretta e precisa immagine della disciplina insegnata.

La promozione di queste attività rientra nell’ambito dell’esercizio della funzione dirigenziale: gli organismi di governo devono essere vincolati al rispetto della legge, con la stesura di convocazioni finalizzate.

La rappresentazione del principio di distinzione, menzionato all’inizio, richiede la grafica tridimensionale.

L’utilizzo dello spazio bidimensionale, utilizzato dalle scuole per pubblicizzare la loro struttura decisionale, dimostra l’inefficacia della legge.

Un esempio secundum legem è visibile in rete: “Un approccio scientifico alla riforma della scuola

Enrico Maranzana

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