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Scuola e revisione classi di concorso: informativa sul decreto interministeriale previsto dal PNRR

Il 7 novembre 2023, il Ministero dell’Istruzione ha convocato le organizzazioni sindacali per discutere il decreto interministeriale di revisione delle classi di concorso. L’Amministrazione ha spiegato le ragioni e le norme che hanno portato alla creazione del decreto, così come la logica seguita nella sua stesura.

La scelta di tempi ristretti è stata determinata dagli impegni presi con la Commissione europea nell’ambito dell’attuazione della riforma del reclutamento prevista nel PNRR. Nonostante il Ministero avesse proposto di avviare la revisione delle classi di concorso dal 2025, questa proposta non è stata accettata dalla Commissione.

Il Dlgs 59/2017 richiede un intervento che favorisca l’interdisciplinarietà e la razionalizzazione delle classi di concorso, anche in vista delle procedure di reclutamento. A tal fine, la Commissione istituita a giugno 2023 ha lavorato su un testo ministeriale avviato nel 2018, accorpando le classi di concorso con titoli di accesso omogenei:

  • A-01 (Arte e immagine nella scuola secondaria di I grado) e A-17(Disegno e storia dell’arte negli istituti di istruzione secondaria di II grado);
  • A-12 (Discipline letterarie negli istituti di istruzione secondaria di II grado) e A-22 (Italiano, storia, geografia, nella scuola secondaria di I grado);
  • A-24 (Lingue e culture straniere negli istituti di istruzione secondaria diII grado) e A-25 (Lingua inglese o seconda lingua comunitaria nella scuola secondaria di primo grado);
  • A-29 (Musica negli istituti di istruzione secondaria di II grado) e A-30 (Musica nella scuola secondaria di I grado);
  • A-48 (Scienze motorie e sportive negli istituti di istruzione secondaria di II grado) e A-49 (Scienze motorie e sportive nella scuola secondaria di I grado).

La Commissione ha cercato di semplificare il sistema, partendo dalle richieste delle associazioni professionali e dalle sentenze. Ha adottato un metodo omogeneo per indicare gli esami e ha svolto un lavoro di semplificazione sull’insegnamento dello strumento.

Per quanto riguarda la corrispondenza tra i titoli di laurea, è stato effettuato un lavoro di equiparazione e si è deciso di richiamare anche il decreto del Ministro dell’Istruzione, Università e della Ricerca, del 9 luglio 2009 e s.m.i.

Ulteriori interventi hanno riguardato classi come la A028, dove sono stati abbassati i requisiti di CFU necessari, e la A061, dove è stata abolita la valutazione di titoli professionali. Per la Tab. B è stata operata una semplificazione delle classi di concorso e sono stati inseriti anche i diplomi di nuovo ordinamento.

Per la conversazione in lingua straniera, si è deciso di riconoscere le scuole straniere sia all’estero che in Italia, purché valide per gli ordinamenti del Paese della lingua madre.

Per la A023, il DM 92/2016 individuava con allegato A titoli e soggetti riconosciuti al rilascio del titolo valido. L’intervento ora proposto nel nuovo provvedimento equipara i titoli rilasciati da qualunque Ateneo. (fonte flcgil)

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