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Aggiornamento GPS 2024: CGIL solleva questioni urgenti e chiede azioni immediate

La CGIL ha espresso preoccupazione per diverse questioni relative all’aggiornamento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) per il 2024. Queste preoccupazioni sono emerse durante una serie di incontri con il Ministero dell’Istruzione, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) e il Consiglio di Stato.

Le principali questioni sollevate dalla CGIL includono:

 

  1. Conferma del supplente di sostegno: La CGIL si oppone alla conferma del supplente di sostegno per l’anno scolastico successivo da parte del Dirigente scolastico.
  2. Aggiornamento delle GPS nel 2024: La CGIL ritiene che l’amministrazione stia procedendo troppo lentamente nell’aggiornamento delle GPS e ha sollecitato tutti i passaggi necessari per evitare ulteriori ritardi.
  3. Triennalità dell’aggiornamento: La CGIL si oppone alla triennalità dell’aggiornamento in quanto penalizza sia i neo laureati che vogliono inserirsi nelle graduatorie, sia i precari che vogliono cambiare provincia.
  4. Soppressione della 2° fascia delle GPS della scuola primaria e dell’infanzia: La CGIL si oppone a questa misura in quanto favorisce il ricorso alle MAD in un settore dell’insegnamento in cui c’è una forte carenza di insegnanti forniti del regolare titolo di accesso.
  5. Penalizzazione sulla 2° fascia GPS sostegno: Questa misura impedisce ai supplenti di far valere l’anno in corso svolto su posto di sostegno ai fini dell’inserimento in 2° fascia.
  6. Mancanza di un impegno sulla pubblicazione preventiva delle disponibilità: Questo riguarda la compilazione della scelta delle 150 sedi ai fini della stipula dei contratti al 30 giugno e 31 agosto.
  7. Rifiuto del “ripescaggio”: Questa misura avrebbe consentito a chi è stato scavalcato nel turno di nomina di poter essere richiamato nei turni successivi laddove sopraggiungano nuove sedi disponibili.

Inoltre, la CGIL ha chiesto un intervento specifico per rendere utilizzabili gli spezzoni pari o inferiori a 6 ore ai fini della costituzione di posti orario, al fine di favorire il completamento cattedra per chi oggi lavora con spezzoni che non danno uno stipendio in grado di garantire la dignità e l’autonomia del lavoratore.

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