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Il Comitato 60 + prova scritta sollecita una sanatoria equa per i DS destituiti

Il Comitato 60 + prova scritta ha sollecitato una risposta alle domande emerse dopo le ultime evoluzioni legate alla questione del Concorso DS 2017. Sembra che la sanatoria, tanto sollecitata dai DS destituiti, stia per arrivare e inevitabilmente incidere sul decreto ministeriale, il regolamento del corso-concorso riservato per i DS, di prossima pubblicazione.

Il Comitato utilizza il lemma “sanatoria” in modo attento e mirato, poiché di sanatoria si tratta, in modo particolare di sanatoria del 60, essendo i DS destituiti “sessantini”. Essi, infatti, senza svolgere prove o frequentare corsi, vengono reintegrati nei ruoli.

Il Comitato può capire e condividere le motivazioni di tale provvedimento, ovvero la valorizzazione delle risorse, il buon andamento della PA, la gestione ottimale delle azioni legate al PNRR. Tuttavia, non riesce a capire perché tale provvedimento sia “decontestualizzato”: i DS destituiti sono inseriti nella legge 14/23, che comprende gli asteriscati (che hanno svolto lo stesso iter concorsuale), i sessantini della prova orale, i sessantini della prova scritta e tutti gli altri ricorrenti.

Certamente il Comitato si rende conto che lo svolgimento dell’incarico di DS abbia potuto conferire dei crediti ai Dirigenti destituiti, ma si chiede: il servizio svolto può sostituire la prova d’accesso a un ruolo? D’altronde lo stesso Consiglio di Stato aveva auspicato la ripetizione della prova per questi candidati e/o comunque una sanatoria che NON generasse disparità. L’interesse generale, infatti, è quello di risolvere e non suscitare altri contenziosi.

Allora il Comitato si chiede in modo propositivo: perché non calibrare in modo più equo questo provvedimento? Resta fiducioso nella risposta.

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