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Scuola e violenza, il prof aggredito dopo una nota: “Sono in terapia, quella scuola è un riformatorio. Ho denunciato la dirigente per diffamazione”

Scuola e violenza, il prof aggredito dopo una nota: “Sono in terapia, quella scuola è un riformatorio. Ho denunciato la dirigente per diffamazione”

Il docente Vincenzo Amorese, 57 anni, aggredito da un padre per aver messo una nota, parla ai microfoni de Il Corriere del Mezzogiorno.

Il professore di diritto ed economia, c’era da aspettarselo, è rimasto inevitabilmente segnato dall’accaduto: “Quel posto lì è un riformatorio, più che una scuola. Gli alunni possono fare quello che vogliono senza avere alcun tipo di sanzione. La mia vicenda, e ciò che è emerso in questi giorni, confermano la mia impressione: lì si vive in un clima quasi mafioso. E la cosa peggiore è che la preside, totalmente inadatta al suo ruolo, non fa nulla per migliorare le cose. Anzi, nel mio caso mi attaccò pur di non prendersi alcuna responsabilità. Per questo l’ho denunciata per diffamazione”, ha dichiarato.

Continua: “In quell’istituto c’è una vera emergenza educativa che andrebbe trattata con la massima severità. Molti studenti provengono da contesti difficili, altri da vere e proprie famiglie criminali. In classe fanno quello che vogliono, spesso supportati dagli stessi genitori. Lo testimonia la mia vicenda: fu il padre di un’alunna a voler vendicare la nota che le avevo messo perché disturbava e invitava i compagni a non seguire le lezioni. Anche a discapito dei tanti bravi ragazzi che vorrebbero imparare e che invece sono ‘schiacciati’ da questi elementi”. Accuse gravi del docente che sicuramente avranno ripercussioni legali.

 “L’operato della preside è terreno fertile per questi episodi”

Secondo il professore si dovrebbe intervenire per le scuole che si trovano in difficoltà: “Le scuole di frontiera come il Majorana andrebbero trattate con la massima cura, cercando di prevenire episodi di bullismo ed educando seriamente gli alunni. Ma se alla preside non interessa è difficile che le cose cambino. Il suo operato è terreno fertile per questo tipo di episodi, e i fatti emersi in questi giorni lo confermano”.

Conclusione amara: “Cercano di andare avanti tra mille difficoltà. So che molti colleghi non sono soddisfatti del lavoro della preside, ma preferiscono non parlarne. Io invece sono stato attaccato per aver denunciato un fatto gravissimo”

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