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“Assegnazioni Provvisorie: no a remake del contratto su Trasferimenti e Passaggi”

Le dichiarazioni di Libero Tassella, SBC

“Se un solo sindacato attore si mette a fare di nuovo fughe in avanti e pensa da solo di risolvere il problema dei vincoli con la logica del ‘ghe pensi mi’, temo che a maggio/ giugno per il rinnovo del Contratto Integrativo triennale 22/25 su Utilizzazioni e Assegnazioni Privvisorie, noi assisteremo allo stesso film proiettato nelle sale a Viale Trastevere nei mesi di dicembre /gennaio. con qualche deroga/marchetta in più, ad esempio con l’allargamento delle deroghe. E ancora esemplificando, con l’aumento dell’ età di assistenza dei figli i da 3 a 12 anni per favorire qualche mamma vincolata o con altre marchette dello stesso genere. Per poi gridare alla vittoria con le bandierine al vento e con una firma sola sola”. Così Libero Tassella, Scuola Bene Comune.

Le Assegnazioni provvisorie

“Per me le Assegnazioni Provvisorie, visto che sono legate al diritto di famiglia, (sia pur con una concezione antiquata dello stesso), e al diritto alla salute, (si veda i motivi per cui si possono chiedere le Assegnazioni Provvisorie), devono essere garantite per tutti le lavoratrici e i lavoratori della scuola. Indipendentemente dall’ età dei figli o altro, e bisogna garantirle altresì ai docenti di cui al comma 4 art.59 della legge 106/2021. Che escono fortemente penalizzati dal CCNI 22/25, come furono garantire ai docenti ex Fit. Questa è la posizione di SBC espressa anche in una piattaforma condivisa con i docenti assunti da GPS di prima fascia e da elenchi aggiuntivi”.

Sbc

“Per noi di SBC poi la battaglia continua per abbattere i vincoli dai trasferimenti e dai passaggi, questa è la vertenza principale. E trovo il contratto integrativo 22/25 firmato da un solo sindacato punitivo e regressivo. In quanto: conferma i vincoli, ne introduce di nuovi per i vincolati che ottengono il trasferimento( 2+3 anni per i vincolati 20/21, 1+3 anni per gli altri). Introduce la logica della legge 106/2021 che decontrattualuzza i vincoli in un contratto di Comparto. Deresponsabilizza le forze politiche e il Governo in specie. Crea un grave vulnus nelle relazioni sindacali tra sindacati e la controparte, rompe l’unità sindacale che per noi resta un valore”.

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