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Denuncia al prof “molestatore”: liceo occupato

“Che coda alta e lunga che porti, sembri proprio una bella cavalla e io ho tanta voglia di galoppare”. “Il professore mi ha palpato il seno”. “Se volevo avere la sufficienza, dovevo dargli una mia foto nuda”. Sono solo alcune delle testimonianze di orrende frasi sessiste e degradanti che un prof rivolgeva alle sue alunne, per il momento in 12 a denunciare l’accaduto. La squallida vicenda ha sede a Castrolibero, in provincia di Cosenza. Qui dove il liceo Valentini-Majorana è infatti stato occupato da alcuni studenti per ottenere l’allontanamento del prof di Matematica e Fisica, così come racconta Repubblica.

Una testimonianza contro il prof

Testimonianze choc. Diana, 21 anni, racconta di quando studiava a Castrolibero: “Dal secondo al quarto liceo scientifico quel docente, insegnante di rara arguzia e brillantezza, ha perpetrato costante violenza nei confronti miei e delle mie compagne. Continue allusioni sessuali, lui le chiamava battute, sulle nostre vite intime, la curvatura del nostro sedere, le dimensioni del seno. Diceva in classe che avrebbe fatto sesso con noi e nessuna, immerse com’eravamo nella cultura sessista di quella scuola, ha davvero pensato potessero essere violenze”.

La pagina Instagram di aiuto

Diana, nell’ateneo del Nord, ha preso un rapporto con i collettivi femministi e ha messo a fuoco la questione: “Tutto ciò su cui non sono consenziente è violenza”. E otto giorni fa ha creato su Instagram una pagina anonima in cui ricordava il suo passato in una scuola dove le molestie, in verità, non si erano fermate. “Dopo quel lungo post hanno iniziato a scrivere ragazze che conoscevo e altre che non avevo mai visto”. Le loro storie sono scritte in prima persona: “Durante i compiti in classe”, si parla sempre del docente di Matematica e Fisica, “faceva spostare la mia compagna di banco e si sedeva per aiutarmi a prendere la sufficienza. Mentre mi spiegava cosa dovevo fare, poggiava la sua mano sulla schiena e scendeva. Io mi spostavo e dopo un po’ lui riprendeva cercando il seno. Non riuscivo a fare e a dire nulla, alla fine del primo anno mi sono trasferita”.

Il liceo occupato: alunni vs prof

Da giovedì, questo istituto è occupato. I ragazzi si sono ribellati. Si radunano nell’aula magna e dormono in palestra: “Resteremo qui finché la preside non manderà via quel docente”. I carabinieri sono già arrivati due volte, hanno fatto saltare i lucchetti messi all’ingresso e la dirigente ha minacciato denunce all’autrice della pagina e ai rappresentanti d’istituto.

Alunne contro la dirigente: “Ha nascosto tutto”

Carla, quinto anno: “La preside ha nascosto tutto in nome della buona immagine del suo liceo”. Rebecca, quinto anno: “Ha imposto un’organizzazione dittatoriale che prevede l’obbligo dell’abito decoroso. Non possiamo andare a scuola con i jeans strappati”. Il professore di Storia e Filosofia, qui da sei mesi, avrebbe detto: “I ragazzi hanno fatto bene ad accendere una luce. Adesso, però, non possono pretendere di far cacciare un docente senza un’indagine. E se occuperanno a lungo, faranno male a se stessi”.

 

 

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