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In Italia sempre meno scuole, presidi e Dsga: è allarme?

Italia sì, Italia no. Decisamente no. La riduzione del tasso demografico e quindi del numero di alunni si fa sentire: in soli due anni, l’Italia ha perso ben 73 scuole, passando da 8.094 a 8021 istituti scolastici statali autonomi. Scorrendo le tabelle contenute nel Report del ministero dell’Istruzione, pubblicato il 13 ottobre, si scopre che la Campania ha “perso” 6 scuole; il Piemonte 5; la Lombardia, il Veneto, le Marche, l’Abruzzo e la Calabria 4, il Lazio e la Sardegna “solo” 3. La regione Puglia da 640 è scesa a 628 istituti complessivi, facendo quindi registrare un -12 istituti in due anni. Stesso decremento in Sicilia, dove si è scivolati da 821 scuole autonome a 808.

Il calo delle sedi in Italia

Mettendo sempre a confronto il Focus dell’anno scolastico 2019/20 con quello in corso, risultano anche 168 plessi scolastici in meno: da 40.749 a 40.581, con la Calabria che ha perso 35 plessi. Male anche la Puglia, che si è vista sottratta ben 26 sedi. Meno vistoso il calo in Veneto (dove c’è un disavanzo di 20 plessi), Toscana (-15), Abruzzo (-14 sedi), Sardegna, (-12), Lombardia (-11), Campania e Sicilia (-9). In controtendenza invece ilPiemonte, dove si conta un incremento di 12 sedi (da 3.237 a 3.249): evidentemente, si è però assistito a delle fusioni e a degli accorpamenti se poi il totale delle scuole autonome è sceso di cinque unità.

Il calo degli alunni

La tendenza deriva della riduzione progressiva di iscrizioni, che nell’ultimo lustro si è assestata sui 60-70 mila alunni in meno l’anno. Secondo alcune stime ufficiali, quindi su dati Istat, confermate dallo stesso ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, nei prossimi dieci anni saranno addirittura oltre un milione gli alunni in meno rispetto a quelli di oggi. Si correrà ai ripari?

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