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Diventare docenti: addio ai 24 CFU? Verso la laurea abilitante e tirocinio

L’era dei 24 CFU sta per terminare.

Gli esami che tutti gli aspiranti docenti dovevano conseguire per ottenere competenze specifiche in discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle tecnologie didattiche molto probabilmente lasceranno il posto ad un tirocinio.

Lo fa sapere il Ministro dell’Istruzione Bianchi, durante la conferenza stampa che ha seguito l’incontro sul Pnrr svoltosi ieri: “Per quanto concerne la scuola primaria preciso che c’è già una laurea abilitante, ma in generale per il reclutamento stiamo lavorando puntando molto sulle competenze, che poi sono quelle pedagogiche della professione insegnante. 

Ciò significa selezione basata, non solo su competenze strettamente disciplinari, ma anche su competenze provenienti dal tirocinio”.

L’orientamento del governo sembrerebbe, quindi, quello di istituire lauree abilitanti alle quali dovranno far seguito percorsi di tirocinio in grado di formare sotto diversi aspetti i futuri docenti.

Naturalmente, modificare il percorso di formazione dei docenti e poi il reclutamento necessita di passaggi e tempistiche precise.

Il premier Draghi, però, ha voluto dedicare la prima cabina di regia sul Pnrr all’istruzione.

Come ha spiegato, la scelta è stata mirata e non casuale, “perché il piano dovrebbe disegnare l’Italia di domani, di quelli che oggi sono giovani e poi questo straordinario evento del Nobel al professor Parisi fa pensare nostre potenzialità nel campo della ricerca e della scienza. Formazione e ricerca sono fondamentali per la crescita del nostro Paese”.

L’istruzione è, adesso, al centro del dibattito politico e questo potrebbe essere il momento giusto per sciogliere i nodi che da tempo rendono complessa la vita della scuola italiana.

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