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Ritorno a scuola, cosa accade se c’è un soggetto positivo in classe?

Ritorno a scuola, ma cosa accade se c’è un soggetto positivo in classe?

A regolamentare la gestione di una situazione di questo tipo vi è il Protocollo firmato dal Ministero dell’Istruzione e i sindacati scuola il 14 agosto con il fine di disciplinare l’avvio dell’anno scolastico nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione del Covid-19.

Il documento anzitutto stabilisce che tutti i lavoratori sono tenuti ad informare tempestivamente il Dirigente scolastico o un suo delegato di eventuali contatti stretti con persone positive, della presenza di qualsiasi sintomo influenzale durante l’espletamento della propria prestazione lavorativa o della presenza di sintomi negli studenti presenti all’interno dell’istituto;

Nel caso in cui, invece, dovessero esserci soggetti positivi al Covid-19 nell’ambito scolastico e dei servizi educativi dell’infanzia “si applicano le linee guida e i protocolli adottati ai sensi dell’articolo 1, comma 14, del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito con modificazioni dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, nonché ai sensi dell’articolo 10-bis del decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, convertito con modificazioni dalla legge 17 giugno 2021, n. 87.

Più nello specifico, il CTS ha stabilito che “in caso di sintomi indicativi di infezione acuta delle vie respiratorie di personale o studenti, occorre attivare immediatamente la specifica procedura: il soggetto interessato dovrà essere invitato a raggiungere la propria abitazione e si dovrà attivare la procedura di segnalazione e contact tracing da parte della ASL competente”.

Inoltre, si legge nel Protocollo, per quanto riguarda il periodo di quarantena e di isolamento “si rimanda a quanto previsto dalle disposizioni delle Autorità sanitarie e da ultimo dalla circolare del Ministero della salute n. 36254
dell’11 agosto 2021 avente ad oggetto ‘Aggiornamento sulle misure di quarantena e di isolamento
raccomandate alla luce della circolazione delle nuove varianti SARS – CoV-2 in Italia e in particolare
della diffusione della variante Delta‘”.

Con specifico riferimento agli strumenti di contenimento del virus Sars-Cov2 (nomina del referente
covid-19, aula casi sospetti covid-19, protocollo con le ASL territoriali di riferimento), rimangono
valide le stesse precauzioni previste per l’A.S. 2020-2021 e, in particolare, facendo riferimento a
quanto disponibile in materia sul Rapporto ISS COVID-19 n. 58/20202

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