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Bianchi: “Dati Invalsi frutto di problemi che già c’erano. Serve nuovo sistema di reclutamento”

Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha commentato i risultati emersi dalle Prove Invalsi ai microfoni di TgCom24 sottolineando che il peggioramento registrato non riguarda solo gli ultimi due anni, ma anche quelli precedenti in cui “la situazione in Italia era diseguale, con grandi differenze tra Nord e Sud.”

Secondo Bianchi l’emergenza sanitaria e quindi l’isolamento hanno peggiorato questi “problemi strutturali del Paese“.

Non diamo la colpa solo a questi ultimi due anni, che hanno messo a nudo problemi che già c’erano. Se non si investe nella scuola e nella formazione – non solo dei ragazzi – il Paese non può recuperare”, ha precisato.

Il Ministro difende la scuola e la sua tenacia ma evidenzia anche i suoi punti deboli su cui è necessario intervenire:

La primaria ha tenuto anche perché sulla primaria abbiamo agito con riforme più attente negli ultimi anni. I problemi emergono man mano che andiamo a vanti con i gradi di istruzione. Anche l’inglese ha tenuto di più rispetto a italiano e matematica perché lì abbiamo agito. È tempo quindi di fare un intervento. Dobbiamo cambiare non solo il modo di reclutamento ma anche il sistema di formazione degli insegnanti, ha concluso il ministro.

Già in precedenza Bianchi aveva fatto luce sulla necessità di cambiare il sistema di reclutamento dei docenti.

Ci si aspetta quindi una nuova riforma ed anche interventi specifici nell’ambito della formazione.

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