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Maxi classe pollaio a Roma: 51 studenti in una sola classe. La DS: “Situazione allucinante”

Il prossimo anno scolastico, presso l’IIS Via C. Emery 97 a Roma Nord, una nuova classe prima comincerà il suo percorso di studi. Si tratta di una classe costituita da 51 studenti, di cui 5 diversamente abili.

Sembra impensabile e anche impossibile da immaginare, una classe così affollata, eppure la vicenda è assoluta realtà.

Alla classe da 51, se ne accosta una costituita da 35 alunni. Una situazione che mette in seria difficoltà la dirigente scolastica Carmela De Vita, da tre anni alla guida della scuola.

De Vita, riporta Il Tempo, ha informato la comunità scolastica che aspetterà fino domani la risposta dell’Ambito territoriale di Roma. Diversamente, scriverà al Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi “perché – ha lamentato- è inconcepibile sentire in continuazione che si tornerà in presenza a settembre quando ci sono situazioni allucinanti. In questo modo ci costringono a fare la Dad“.

Ma quali sono le cause che possono indurre una scuola a formare classi così numerose?

Lo spiega senza troppi giri di parole la Dirigente: “Quest’anno ci hanno ridotto di molto il personale docente e hanno aumentato il numero di studenti per classe. Con la pandemia, inoltre, molte famiglie hanno scelto di iscrivere i figli nelle scuole vicino casa, cosa che ha peggiorato ancora oltre il quadro. Perché noi stiamo in un’area difficile da raggiungere, dove i trasporti funzionano male e col Covid le corse non sono state incrementate. Durante l’anno abbiamo avuto seri problemi per rispettare le turnazioni di ingresso

Se già l’Istituto affrontava difficoltà a livello di gestione, con la pandemia i problemi si sono intensificati e non vi è stato grande supporto da parte delle istituzioni.

Nel frattempo, spiega Carmela De Vita, “abbiamo registrato meno iscrizioni e, parallelamente, la normativa non è stata cambiata in tempo di emergenza sanitaria. Il Dpr 81/2009, che fissa a 27 il numero minimo di studenti per classe, non è stato adeguato all’allarme Coronavirus, ad oggi non cessato“.

E’ così che si arriva alla formazione delle classi pollaio, che in questo caso si però sono anche più di classi pollaio. Fanno pensare più ad una ammucchiata di giovani senza abbastanza spazio per crescere.

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