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Fuga da sostegno a posto comune: così gli studenti restano senza docenti specializzati

L'appello del presidente di FISH: "Chiediamo l’immediata istituzione di una classe di concorso per il sostegno"

Anche la FISH (Federazione italiana per il superamento dell’handicap) giustamente si sofferma sugli esiti, ora pubblici, relativi alle operazioni di mobilità del personale docente.

Quello che ha riscontrato, però, è che 5.000 docenti specializzati e titolari su posti di sostegno hanno ottenuto il passaggio su posto comune. 

Al loro posto, quindi, per l’anno prossimo bisognerà trovare nuovi docenti di sostegno.

Se si considera che, già prima, circa un terzo degli alunni con disabilità non aveva docenti specializzati, lo scenario diventa prevedibile: sarà sempre più difficile garantire un docente specializzato ad ogni singolo studente con disabilità.

Si tratta di una circostanza determinata dal fatto che la normativa attuale consente agli insegnanti di ruolo di sostegno di passare su cattedra comune dopo soli cinque anni di permanenza su cattedra di sostegno.

LA SITUAZIONE DAL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO

Dal prossimo anno scolastico, 5mila preziosi docenti, esperti e specializzati, lasceranno vuoto il posto di sostegno per sedersi in cattedra ad insegnare materie curriculari.

Inevitabilmente, vanno reperiti nuovi docenti ed il timore della FISH è proprio quello di non trovare docenti specializzati.

Per questo, Vincenzo Falabella, presidente della FISH, si rivolge Ministro dell’Istruzione:

Chiediamo l’immediata istituzione di una classe di concorso per il sostegno, una per ogni ordine e grado di istruzione. […] A settembre decine di migliaia di cattedre di sostegno rimarranno vuote e la maggior parte di esse saranno coperte da docenti non specializzati, con un aggravio per gli alunni con disabilità, che, in tal modo, si ritroveranno con docenti privi di una formazione adeguata”.

E’ proprio questo che spesso non si considera: a pagare le conseguenze di queste mancanze sono sempre e ancora gli alunni. In questo caso particolare, si tratta degli alunni con disabilità che devono “accontentarsi” di docenti non specializzati.

Continua il presidente della Federazione Italiana Superamento Handicap: “di questo passo, infatti, per oltre un terzo dei quasi 300.000 studenti con disabilità italiani i docenti per il sostegno continueranno ad essere dei semplici badanti“.

Pertanto, dice ancora Falabella: “la classe di concorso deve essere una chiara scelta professionale fin dagli studi universitari e non una scelta meramente opportunistica, per trovare lavoro, cioè un trampolino di lancio per il posto comune“.

 

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