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Sembrava attacco hacker ma era uno studente: ferma le lezioni con insulti ai prof

Dopo mesi di didattica a distanza, la scuola ha imparato anche a fare i conti con gli hacker.

E’ quello che hanno cercato di fare la dirigente scolastica ed i docenti di una scuola di Teramo quando, durante una ormai “tradizionale” giornata di Dad, una presenza esterna ha reso impossibile fare lezione.

Parolacce ed insulti comparivano contro i docenti comparivano sugli schermi di tutti e uno studente in particolare risultava essere presente più volte nella classe virtuale.

Proseguire con le lezioni era impossibile e così è dovuta intervenire la Polizia postale che ha subito scoperto il responsabile: proprio uno degli studenti della scuola in questione. 

13 anni, voleva marinare la scuola divertendosi con espressioni blasfeme nei confronti dei professori.

Lo riporta il Messaggero, dove si legge che è stata fondamentale la collaborazione della famiglia dello studente.

Inizialmente il ragazzo era da tutti considerato una delle vittime dell’attacco hacker perchè il suo account era proprio quello “doppiato” all’interno della classe virtuale.

Ma gli operatori della sezione di Teramo della Polpost hanno effettuato alcune verifiche tecniche all’interno dei dispositivi utilizzati dal ragazzo per la Dad e rintracciato la matrice dei suoi attacchi informatici.

Si tratta di programmi in grado di fornire allo studente di terza media, l’anonimato nella navigazione in rete.

Il 13enne è stato adesso segnalato alla Procura dei minori per aver causato l’interruzione delle lezioni in Dad della propria classe.

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