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Crolli a scuola, i presidi bacchettano la Raggi

Dopo l'ultimo episodio nella Capitale, il crollo del controsoffitto all'Istituto Comprensivo Maria Montessori a Montesacro, i presidi insorgono

Ancora crolli a scuola. Un pericolo costante per alunni, docenti e il personale tutto. Ma i presidi non ci stanno e, dopo il crollo del controsoffitto all’Istituto Comprensivo Maria Montessori a Montesacro, indirizzano una lettera al Comune di Roma e Città Metropolitana di Roma Capitale.

La lettera di protesta

Pronta la lettera. Il presidente dell’associazione Nazionale Presidi del Lazio, Mario Rusconi, chiede infatti con urgenza “di avere conoscenza della programmazione di controlli su singoli edifici scolastici. Per quanto di rispettiva competenza, al fine di evidenziare situazioni di criticità prima che diventino irreparabili”. Inoltre di “dare riscontro alle segnalazioni che pervengono dai diversi istituti scolastici sulla manutenzione dei plessi”. Aggiungendo di “rendere note le azioni di pianificazione delle spese in tema di manutenzione ordinaria e straordinaria anche attraverso conferenze di servizio territoriali. Riteniamo indispensabile – conclude – che durante il periodo estivo siano allertati tutti i servizi in merito al capitolo manutenzione, per garantire il rientro a scuola degli studenti in sicurezza e tranquillità”.

Cristina Costarelli

Proteste anche dal fronte della sezione romana dell’ANP. Il suo vicepresidente, nonché dirigente scolastico del Liceo Isacco Newton, Cristina Costarelli, tuona: “Torniamo a chiedere un intervento sistematico sulle scuole del Lazio, partendo dalla Capitale. Da tempo – dice Costarelli – domandiamo una ricognizione di controllo, sul fronte edilizia scolastica, in un quadro generale in cui una volta per tutte siano stabilite e rese pubbliche, delle priorità. Accanto ad una programmazione puntuale comprensiva delle spese comunicate agli istituti. Le strutture scolastiche, oltre a non vedere con solerzia interventi risolutivi, se non quando capita l’irreparabile, non sono sottoposte a verifiche costanti. È per questo – spiega ancora – che andrebbero eseguiti stabilmente sopralluoghi da parte degli enti preposti, invece tutto è affidato al caso”.

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