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Vaccinare i più giovani nelle scuole: si potrebbe fare. Ma con quale vaccino?

Sono in corso due sperimentazioni che fanno ben sperare

La campagna vaccinale in Italia prosegue e supera il mezzo milione di dosi al giorno.

Mentre ci si concentra per completare in tempi rapidi la fascia degli over 65, si inizia anche a pensare ai prossimi step.

In molti si sono chiesti se e quando verranno vaccinati i più giovani, soprattutto nell’ottica di far ripartire la scuola in totale sicurezza.

Fare le vaccinazioni nelle scuole ai ragazzi? Ci stiamo pensando, come si faceva una volta negli anni ’70”. Queste le parole del commissario per l’Emergenza, Francesco Figliuolo, durante la sua visita

all’università di Porta di Roma. “ll prossimo step sarà sulle classi produttive, i vaccini arriveranno e maggio sarà un mese di transizione. Dopo pensiamo all’estate”, ha aggiunto.

Sull’argomento si era già espresso il Ministro dell’Istruzione Bianchi, secondo il quale bisognerà intervenire sui ragazzi più grandi e poi su coloro i quali abbiano meno di 16 una volta concluse le vaccinazioni di docenti e personale della scuola.

QUALE VACCINO PER I GIOVANI, ADOLESCENTI E BAMBINI?

Come evidenziato da Il Sole 24 ore, prima di pensare alla somministrazione del vaccino nelle scuole, bisognerà capire quale sia il vaccino più idoneo ai più giovani.

La testata fa sapere che al momento vi sono due sperimentazioni in corso ed entrambe sembrano poter portare a buoni risultati.

In particolare, i dati preliminari evidenziati dalle sperimentazioni lasciano pensare che vi siano i presupposti per ipotizzare che l’approvazione dei due vaccini “da parte delle attività regolatorie possa arrivare in tempo per la riapertura delle scuole” ha detto l’immunologo Sergio Abrignani, dell’Università Statale di Milano e membro del Comitato Tecnico Scientifico.

I due vaccini che si stanno sperimentando si basano sulla tecnica dell’Rna messaggero.

A condurre gli studi sono le aziende Moderna e Pfizer/BioNTech.

La prima sperimentazione si trova in fase 2/3 ed è condotta da Moderna.

Si tratta di un lavoro iniziato negli Stati Uniti nel dicembre 2020 su 3.000 ragazzi fra 12 e 17 anni. Adesso la stessa azienda ha appena avviato un secondo studio, chiamato KidCove, anche questo in fase 2/3 su 6.750 bambini da sei mesi a 11 anni.

Negli Stati Uniti e in Germania, invece, è giunta alla fase 3 la sperimentazione condotta dalla Pfizer/BioNTech su 2.260 ragazzi di età compresa fra 12 e 15 anni.

Grazie ai risultati positivi ottenuti, l’azienda intende presentare la richiesta di autorizzazione alle autorità regolatorie di Stati Uniti ed Europa e prevede che il suo vaccino possa essere disponibile già a giugno. Un’altra sperimentazione, di fase 1/2/3 è in corso sui bambini a 6 mesi a 11 anni.

 

 

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