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Riapertura scuole, senza tracciamento e stop al vaccino: Il piano Draghi sta fallendo?

Lo stop al vaccino sta complicando i piani e intanto non è obbligatorio lo screening per il personale scolastico

Incredibile quello che sta accedendo con le scuole. Da oggi, con il passaggio in zona arancione di altre regioni, gli studenti in classe saranno complessivamente circa 6,6 milioni.  Il “piano Draghi” non sembra facilmente percorribile. E sufficientemente sicuro. Ancora ad oggi manca il progetto organico per la sicurezza delle scuole. Non c’è traccia di tamponi e attività di screening. Anche a campione. Per la popolazione studentesca. Ma non solo: l’ultima ordinanza del commissario straordinario Figliuolo prevede lo stop alla vaccinazione per il personale scolastico. Che non ha ancora ricevuto la prima dose. Anche se già prenotati. con il risultato che oltre un milione fra docenti e personale Ata torneranno in classe senza protezione vaccinale, nemmeno la prima dose.

LO SCREENING NON E’ UN OBBLIGO

Il Ministero ha chiarito che l’attuale quadro legislativo nazionale non prevede la possibilità di subordinare la fruizione in presenza dei servizi scolastici all’effettuazione obbligatoria di screening diagnostici. Quindi si tornerà in classe un po’ alla viva il parroco.

Adesso bisogna capire cosa accadrà: il Governo tirerà avanti e farà concludere le lezioni in presenza come previsto, nonostante tali lacune di sicurezza? Nei giorni scorsi è stata approvata in Parlamento una mozione che impegna l’esecutivo proprio a riportare tutti in presenza, studenti delle superiori compresi. Gli stessi che, generalmente, utilizzano i mezzi pubblici, che restano l’anello debole della riapertura delle attività, comprese quelle scolastiche.

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