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Scuola, in classe per un solo alunno, la maestra: “Giusto cosi, altrimenti l’avrei perso”

A San Michele Salentino, la storia di una docente che ogni giorno fa lezione ad un solo studente

“Non potevo lasciarlo, lo avrei perso e sarebbe stato vano tutto il lavoro fatto in questi mesi”. Mariangela Fragnelli è un’insegnante al tempo del Covid. Ogni mattina, da Ceglie Messapica, raggiunge la scuola primaria “Marconi” di San Michele Salentino per fare lezione in presenza ad un solo alunno della seconda classe, un bimbo di nazionalità marocchina arrivato con la famiglia nel paesino dell’entroterra nel settembre scorso.

“In casa c’è solo un telefonino – spiega l’insegnante a Brindisi report – e quattro figli, la dad non sarebbe stata possibile e fattibile. Ma è una questione di responsabilità educativa e di integrazione che abbiamo nei confronti di questi bambini per questo, tra le mille difficoltà, le fragilità strutturali della scuola italiane venute fuori con l’emergenza sanitaria, noi insegnanti abbiamo imparato ad essere elastici, adattabili, sempre positivi per non lasciare indietro nessuno”.

SCUOLA, RIORGANIZZATO L’INSEGNAMENTO

“Interrompere di colpo il rapporto ‘fisico’ con i bambini non è stato facile. Non sentire le loro voci, non poterli abbracciare – spiega la Fragnelli. Raccontando il cambiamento in questo anno di Covid. Abbiamo riorganizzato, anche, l’insegnamento. Le lezioni in streaming tra salti di connessione e per me che ero abituata a non ‘scrivere’ la lezione. A non avere supporti cartacei, mi sono sentita in gabbia. Ma in quel momento dovevamo farlo perché hai 15 bambini di poco più di 7 anni difronte ad uno schermo per i quali la vita scolastica doveva continuare e dovevi fare in modo che nessuno rimasse indietro”.

 

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