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Scuola, da dieci giorni in sciopero della fame: la protesta di un papà contro la Dad

Luca, il papà che dall'8 marzo si alimenta solo con liquidi: "Sento un leggero stordimento, ma nulla di che" e la resistenza continua

L’ Italia è immersa nella Dad, ma suscita grande interesse la notizia di un papà novarese che si mette in sciopero della fame per proteste contro didattica a distanza.

La sua decisione non è direttamente collegata con le ultime iniziative del Governo dal momento che aveva già annunciato che, dall’8 marzo, avrebbe iniziato ad alimentarsi solo di liquidi. Luca  ha due figli in età scolare, è educatore e attivista del movimento “Priorità alla scuola”. La sua iniziativa può far sorridere ma in realtà ha la forza dei gesti simbolici.

“Sto bene tutto sommato, anche se oggi, il decimo giorno, è stato impegnativo. Fame non ne provo già dal terzo giorno, ma sono fiacco”.

Luca, che ha due figli di 14 e 16 anni, è un educatore professionale e, nonostante la sua azione di protesta, in questi giorni non ha mai smesso di lavorare.

Sento come un leggero stordimento. Al lavoro ho avuto qualche capogiro, ma nulla di che“. Luca non perde di vista le ragioni del suo gesto: dare un segnale forte e di dissenso rispetto alla scelta di tenere le scuole chiuse e di costringere i ragazzi alla didattica a distanza.

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