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Scuola, nonostante le ordinanze c’è chi resta in classe sfruttando nota del Ministero

A Lodi nello storico collegio San Francesco 83 alunni fanno lezione in presenza. Sono figli di personale sanitario, medici o dipendenti di aziende di trasporto medici e logistica

Caos scuole c’è che rimane in classe e chi no. A dispetto delle ordinanze. Come racconta il Giorno  c’è una scuola che ha sfruttato una possibilità prevista dal Ministero dell’Istruzione.  Ottantatré bambini su 470 iscritti.

“Venti bambini alla scuola materna, 43 alunni alle elementari, 18 studenti alle medie e 2 al liceo: in tutto fa 83. Tanti – si legge –  sono gli iscritti al Collegio San Francesco di Lodi che ieri hanno fatto lezione in aula sebbene l’ultima ordinanza del governatore Attilio Fontana abbia colorato tutta la Lombardia di arancione scuro e imposto la didattica a distanza per le scuole di ogni ordine e grado, esclusi gli asili nido. Non un covo di disobbedienti, il Collegio San Francesco. Lo storico istituto fondato e gestito dai Padri Barnabiti è, più semplicemente, tra i pochi ad aver dato seguito ad una possibilità prevista e comunicata dal Ministero dell’Istruzione in una nota del 5 novembre 2020.

Quel giorno il Ministero fece sapere che “la frequenza scolastica in presenza degli alunni e degli studenti figli di personale sanitario o di altre categorie di lavoratori le cui prestazioni siano ritenute indispensabili per la garanzia dei bisogni essenziali della popolazione” deve essere garantita anche in pandemia. E infatti gli 83 presenti ieri al Collegio San Francesco sono figli di medici, operatori sanitari, insegnanti e di titolari o dipendenti di aziende di trasporto merci e logistica: settori che rientrano tra quelli considerati essenziali. Da qui le lezioni in presenza con ordinanza in corso.

SCUOLA, NULLA OSTA DELLA REGIONE

Una nota , quella del Ministero, che ha avuto il nulla osta della Regione. Ma per rendersene conto bisogna avventurarsi tra le Faq esplicative delle varie ordinanze lombarde. Una nota che, evidentemente, è stata poco divulgata dallo stesso Ministero e dai dirigenti scolastici. A portarla alla luce è stato Michele Usuelli, consigliere regionale di +Europa, che giovedì ha esortato le istituzioni in tal senso. Padre Stefano Gorla, rettore del Collegio San Francesco, è tra i pochi che, conoscendo la nota, si è dato da fare già giovedì. Giorno in cui è stata emanata l’ordinanza che ha chiuso le scuole. “Abbiamo inviato alle famiglie una comunicazione nel tardo pomeriggio di giovedì – spiega il rettore –. Per informarle della possibilità di aprire la scuola ai ragazzi i cui genitori fanno lavori ritenuti essenziali”

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