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Oggiscuola, Desideri: “Bianchi? No ai preconcetti. Mobilità, Sud-Nord e… parcheggio”

Giuseppe Desideri, direttore del nostro portale, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Amore.

Giuseppe Desideri, direttore di Oggiscuola.com, è intervenuto ai microfoni di Radio Amore Campania nel corso della trasmissione “La scuola va in… Bianchi”, condotta dal giornalista Luca Cirillo. In studio Antonio Scarpellino, segretario di FederIstruzione, e la dottoressa Giovanna Scala, dirigente scolastico dell’Istituto “Isabella d’Este Caracciolo di Napoli”, settore moda.

Queste le sue parole: “Dal punto di vista giornalistico qual è la linea che stiamo adottando nei confronti di questo nuovo corso del governo e soprattutto verso il ministro Patrizio Bianchi? Noi, come Oggiscuola.com, non abbiamo una posizione predefinita pro o contro, e nessun preconcetto. Analizziamo quelli che sono i provvedimenti che di volta in volta vengono portati avanti dal ministero. Valutiamo in base a quelli che sono i riscontri concreti, i commenti degli operatori scolastici che poi vivono sulla propria pelle questi provvedimenti. E lo facciamo ascoltando tutti, a partire dalle famiglie, gli alunni, il personale ATA, i dirigenti.

Penso che non si possa avere, in questo momento, una posizione ideologica a prescindere. Esaminiamo i vari atti con grande responsabilità. Perché, come giornalisti, abbiamo la responsabilità di dare l’informazione corretta non di interpretare quello che succede. Essendo anche molto critici, quando ci sono elementi da criticare, non ci tiriamo indietro nelle analisi. Penso debba essere questo il compito di una testata giornalistica, come la nostra, che vuole essere solo dalla parte della scuola”.

Spesso la scuola viene vista come un parcheggio dei ragazzi, e quindi si scaricano su di essa troppe responsabilità: come docente e come giornalista, tutto questo come si racconta?

“Si racconta con la quotidianità della scuola, cosa significa realmente la scuola e lo si fa attraverso la voce dei ragazzi. Che si stanno rendendo conto di che cosa sia veramente la scuola e di quale sia l’importanza dello stare a scuola, che non è solo apprendere, come non è soltanto stare insieme agli altri compagni. E’ una vita che si svolge in un contesto strutturato, o almeno che dovrebbe essere strutturato al meglio, affinché questi ragazzi possano crescere in maniera positiva. Si racconta giornalisticamente il vissuto quotidiano attraverso la voce dei protagonisti. Purtroppo noi ascoltiamo molte volte il racconto della scuola fatta da chi non è un protagonista della stessa. Purtroppo spesso parlano opinionisti, politici e persone che hanno saltato lezioni di grammatica e sintassi”.

Argomento mobilità…

“Il discorso della mobilità è centrale perché purtroppo nei vari anni è sempre vista come elemento di disturbo all’interno del sistema organizzativo della scuola. Viene visto come uno dei limiti alla continuità didattica, ma va vista invece nella sua realtà. Noi abbiamo, in questo momento, tutti gli anni, un numero elevatissimo di docenti che lavorano a distanza di centinaia di km dalla propria residenza e dalla famiglia. Questo avviene prevalentemente nel settore della scuola: tantissimi istituti del nord sono animati in buona percentuale da docenti che provengono dal sud. Questo perché storicamente ci sono maggiori cattedre al nord. Ma soprattutto perchè per tanto tempo e per una serie di motivi socio-economico-culturale al nord la professione di insegnante non è stata valutata con grande interesse. Questo è un problema perché, dal punto di vista del docente che vive professionalmente a centinaia di km dalla propria famiglia, crea un disagio di lavoro, di vita, una precarietà”.

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