Nel corso dell’incontro con i sindacati, il neo ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha confermato di voler accelerare il «reclutamento», cioè l’assunzione dei professori a settembre e per questo vuol creare un altro tavolo di confronto.
A parole sembra semplice, ma i fatti dicono altro anche perché il ministro ha «annunciato soluzioni strutturali». Bianchi ha infatti confermato che ci sono 213 mila insegnanti precari che attendono di essere regolarizzati.
Il problema, però, è che la maggior parte di loro non ha i requisiti per essere promossa di ruolo.
Per legge – infatti – si viene assunti dopo aver passato un concorso. A settembre ci saranno circa 100 mila cattedre da riempire di cui 60 mila rimaste scoperte nell’ultima tornata di assunzioni più almeno 30 mila dai pensionamenti di quest’anno.
Ma il ministero – scrive Il Corriere della Sera – avrà a disposizione soltanto i 30 mila vincitori del concorso straordinario che si è appena concluso. Mentre gli altri 30 mila che dovrebbero uscire dal prossimo concorso ordinario non arriverebbero in tempo nemmeno se le prove partissero subito.
Secondo i sindacati si potrebbe pensare ad un percorso speciale per i precari di lungo corso, senza passare per il concorso.