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Bianchi, ma quale “tempo perso”? Sacrifici di studenti e docenti vanificati

Il Neo Ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi sta discutendo con le Regioni Italiane per prolungare l'anno scolastico al trenta giugno.

Bianchi, ma quale “tempo perso”? Sacrifici di studenti e docenti vanificati. Il Neo Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi sta discutendo con le Regioni Italiane per prolungare l’anno scolastico al trenta giugno. Alcuni sindacati si sono detti subito contrari all’ipotesi. Ma più dei Governatori e politici, bisognerebbe ascoltare chi fa parte del mondo della scuola. Ovvero docenti, personale Ata, studenti e famiglie, che in questo periodo hanno continuato a lavorare nonostante la pandemia continua a correre veloce. Gli sforzi di tutti si sono moltiplicati e parlare ancora di “tempo perso” è davvero un’offesa al lavoro di tutti.

Si vuole prolungare la fine dell’anno scolastico fino al trenta giugno, ma le scuole italiane non sono ancora pronte. Non tutti gli istituti, infatti, possiedono impianti di climatizzazione e il caldo potrebbe fare danni come l’epidemia. Una soluzione davvero incomprensibile e scellerata. Il Governo, piuttosto, pensasse ad una strategia seria ed efficace, per far tornare in classe, l’anno prossimo in sicurezza alunni e docenti. Andrebbero fatti interventi strutturali agli istituti, ma soprattutto una campagna vaccinale di massa per tornare alle vecchie abitudini. Per tornare ad una scuola umana. Basta parlare di tempo perso, milioni di famiglie hanno fatto sacrifici ed hanno pagato di tasca loro gli sforzi per un’epidemia inattesa che ha colto tutti di sorpresa.

 

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