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Scuola, copiatori e smanettoni del web nella Dad, noi docenti ce ne accorgiamo da sempre

Impazzano i video su come aggirare l'interrogazioni a distanza. Ma gli insegnanti non sono degli sprovveduti

I PROBLEMI DI CONNESSIONE

E ancora si legge: Con le lezioni a distanza e la scusa perenne di non meglio identificati “problemi di connessione” si sono moltiplicate le strategie. Applicazioni che distorcono la voce, che frizzano l’immagine, file provvidenziali che si aprono al momento giusto, ricerche vocali che danno risposte in tempo reale come neanche il compagno di banco secchione. Insomma, un arsenale di soluzioni, messe in bella mostra su video, che rendono eroi gli impuniti esibizionisti dell’inganno virtuale, acclamati come salvatori dai disperati interrogati a sorpresa.

 

Ragazzi: visto che caricate i video che spiegano gli inganni più efficaci mettendoci la faccia, visto che giochiamo a carte scoperte, volevo dirvi una cosa. Ce ne accorgiamo.

Lo so, lo capisco voi siete convinti che abbiamo iniziato da poco a sostituire i papiri con la carta e prendiamo appunti incidendo tavolette di cera; voi, dalla freschezza dei vostri diciotto anni, ci guardate e ci credete vecchi, perché a diciotto anni non sai dare l’età agli adulti.

Uno di quarant’anni ti sembra vicino alla pensione e uno di cinquanta ti sembra coetaneo di Giulio Cesare, anzi gli chiederesti garbatamente com’è che si viveva nell’antica Roma così da scriverlo nella ricerca.

NOI DOCENTI C’ERAVAMO QUANDO SONO ARRIVATI I PC

Andavate all’asilo, noi scaricavamo cose che è meglio non dire, aspettando ore, perché il downloading insegnava la pazienza meglio di un trattato orientale, saltando da un torrente all’altro come stambecchi di montagna. Quando voi iniziavate la dura lotta verso l’indipendenza dal pannolone, noi senza nessun tutorial on line, sincronizzavamo tutti i nostri dispositivi sentendoci padrieterni.

 

Non è questione di “ma che ne sanno i Duemila”. E’ questione chelo sappiamo. Ce ne accorgiamo. Perché l’avremmo fatto anche noi. Anzi no, noi avremmo gracchiato nel microfono e messo del nastro adesivo pieno di peletti sulla videocamera per simulare una connessione scadente, del resto siamo gente che arrotolava i nastri delle cassette con le matite. L’avremmo fatto. E ci avrebbero beccati a scuola E’ come nel re leone,il cerchio della vita.

Quindi bravi, bravissimi.

Siete ingegnosi e arditi.

Siete nerd smanettoni, indomiti portabandiera del salvataggio in extremis e del rigore al novantaquattresimo.

Avete diritto all’alloro poetico e a novantadue minuti di applausi.

Però, ragazzi, ce ne accorgiamo.

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