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Scuola, tutti i nodi che restano da sciogliere per Draghi: cattedre scoperte, supplenze, concorsi, classi pollaio

La scuola sta attraversando una fase altalenante e a pagarne le conseguenze continuano ad essere gli studenti e i docenti.

Ad oggi, ancora poco si sa sulle sorti della Ministra Azzolina e su chi potrebbe prendere il suo posto a Viale Trastevere. Ancora poco, dunque, si può programmare e prevedere circa il futuro prossimo e remoto della scuola italiana.

Una cosa è certa: Mario Draghi e il/la nuovo/a Ministro dovranno fare i conti, in poco tempo, con nodi cruciali per la scuola. Troppe cattedre scoperte e supplenze da assegnare, concorsi da avviare e un nuovo anno scolastico da gestire con annesse classi pollaio.

Già ieri, il Presidente incaricato, durante le consultazioni aveva fatto sapere di considerare l’argomento scuola prioritario.

Si era soffermato sull’idea di rimodulare il calendario scolastico di quest’anno per recuperare i giorni persi. La notizia desta reazioni e posizioni diverse.

Non è tutto: bisognerà anche pensare a risolvere la questione supplenze, visti i numeri di cattedre scoperte poco rassicuranti. Un altro nodo complesso da sciogliere sarà quello delle classi pollaio: troppi ragazzi in aule non abbastanza spaziose potrebbero portare nuovamente ad una divisione tra studenti in presenza e studenti che seguiranno le lezioni a distanza.

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