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Renzi scrive a Conte: “Riapriamo la scuola, servono vaccini e tamponi, non banchi a rotelle”

Il leader di Italia Viva: "Una generazione di ragazzi condannata alla solitudine"

Caro Conte ti scrivo sulla scuola e sull’importanza della riapertura in presenza. Con una lunga lettera, Matteo Renzi scrive al Premier,

Il leader di Italia viva, nella sua missiva, evidenzia le criticità del mondo scolastico che lui definisce “tragedia scuola”. “Da due mesi – si legge –  i nostri ragazzi non vanno più a scuola: è una tragedia, Presidente, una tragedia. Sussistono le responsabilità delle Regioni, certo; quelle del trasporto pubblico non organizzato per tempo; il grave errore di aver chiuso l’unità di missione sull’edilizia scolastica che oggi tutti dicono di voler riaprire“.

Renzi evidenzia, che “c’è un dato di fatto: i nostri figli hanno perso un anno rispetto ai ragazzi tedeschi o francesi. Perché loro tengono aperte le scuole, a differenza nostra. È un patrimonio di competenze perse, di relazioni smarrite, di umanità infranta“ Misureremo negli anni i danni psicologici per questa generazione condannata alla solitudine in una stagione in cui la relazione è tutto“.

Invito a lavorare alla riapertura

“I tedeschi e i francesi, non sono migliori di noi: se loro hanno gestito per tempo l’emergenza scolastica, cerchiamo di farlo anche noi. Prendiamo atto che servono i tamponi e i vaccini, non i banchi a rotelle e le autocertificazioni. La didattica a distanza, Presidente, è una sconfitta per tutti. Ma per noi, politici e genitori, è una sconfitta doppia“.

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