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Dsga, i facenti funzione licenziati senza preavviso. Turi: Il ringraziamento per anni di lavoro sottopagato

Dsga, i facenti funzione licenziati senza preavviso. Turi: Il ringraziamento per anni di lavoro sottopagato.

Tra gli emendamenti approvati nel Dl Agosto ci sono elementi positivi, ma anche altri molto negativi che fanno riflettere sul grado di gestione politica di questo particolare momento storico. E’ il caso dell’emendamento che riguarda i DSGA facenti funzione messi in netta contrapposizione con i nuovi vincitori di concorso. Concorsi in parte conclusi, in parte ancora in itinere.

Sulla vicenda è intervenuto il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, con un duro comunicato.  “Non riusciamo a capire l’opportunità di scorrere le graduatorie degli idonei e assegnarli in altre realtà regionali. Una decisione che, nei fatti, rischia di mettere in contrapposizione i concorrenti di quei concorsi regionali non ancora conclusi. Concorsi regionali che diventano nazionali, graduatorie che diventano ad esaurimento, insomma confusione e contraddizioni che  indurranno certamente tanti problemi e situazioni di difficoltà.

Affrontare le questioni in sedi di confronto avrebbe potuto portare a contemperare le giuste esigenze e i diritti dei vincitori dei concorsi con quelle del personale che per anni ha investito sulla propria professionalità e retto le sorti di migliaia di segreterie scolastiche. Un emendamento che opera in modo inaccettabile. Su questo tema c’è stato l’impegno di due governi e due ministri con le organizzazioni sindacali. La conversione in legge meritava almeno una riflessione comune in sede di confronto sindacale per trovare una mediazione che tenesse conto sia delle persone che delle scuole, la cui funzionalità ammnistrativa dipende in parte dai DSGA. Nessun confronto, invece – ammonisce Turi – nessun dibattito parlamentare, nessuna mediazione, nessun percorso condiviso.

Ora il testo degli emendamenti approvati – ispirati e scritti da Viale Trastevere – sarà posto in votazione ed approvato con la fiducia. La gestione di questo ministero si caratterizza sempre per un autoritarismo senza autorevolezza. Decisioni legittime del governo della scuola – spiega – senza la dovuta condivisione, non portano nel sistema quel clima di collaborazione che, invece, proprio in questo momento appare indispensabile”.

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