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Scuola. Due giorni di sciopero il 24 e 25. Ecco i motivi della protesta

Due giorni di sciopero. Così come preannunciato nelle scorse settimane, è stato indetto uno sciopero della scuola per la prossima settimana. L’agitazione si terrà nei giorni 24 e 25 settembre, e a proclamarla sono state le sigle Unicobas, Cobas Scuola Sardegna e USB, con l’aggiunta della Cub, ma solo per il secondo giorno. Nella giornata di ieri, martedì 15, Unicobas ha tenuto un’assemblea sindacale online, in cui si sono registrati almeno 6mila contatti e con 35mila persone raggiunte.

Le richieste

Diversi i motivi dei due giorni di sciopero da parte delle associazioni sindacali, a cominciare dal numero di alunni nelle classi, che secondo gli stessi non dovrebbe superare i 15, e arrivando fino alla questione professori: secondo i sindacati sono necessari almeno 240mila insegnanti, e 150mila precari andrebbero stabilizzati con tre anni di servizio e grazie ad un concorso accessibile a tutti. Inoltre, serve anche un aumento degli organici della scuola dell’infanzia, la stabilizzazione degli specializzati di sostegno, e infine, la specializzazione per chi ha esperienza pregressa.

I collaboratori scolastici

I sindacati spiegano le ragioni dei due giorni di sciopero. “Chiediamo anche l’assunzione di almeno 50mila collaboratori scolastici per ricoprire i paurosi vuoti in organico per la vigilanza e garanzia del full time per tutti gli ex lsu-ata internalizzati. Incremento di 20mila fra assistenti amministrativi ed assistenti tecnici, nonché di tutto il personale necessario per sopperire alle migliaia di soggetti fragili che dovranno essere tutelati a partire da settembre”. Secondo la categoria sarà necessario attingere dal Recovery Fund, i 209 miliardi di euro messi a disposizione dall’Unione Europea, per trovare le risorse necessarie. “Sui 209 miliardi del Recovery Fund (82 dei quali a fondo perduto), almeno 7 vanno investiti per le assunzioni, 7 per il contratto ultra-scaduto, più i 13 necessari ad un piano pluriennale serio per porre in sicurezza l’edilizia scolastica”. In aggiunta alla due giorni di sciopero, prevista una manifestazione per sabato 26 settembre del comitato “Priorità alla scuola”.

 

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