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Conte: “Tocca ai genitori misurare la temperatura ai figli”

Ai genitori tocca misurare la temperatura dei propri figli prima di mandarli a scuola Lo ufficializza il premier Conte che ha convocato una conferenza con tre ministri per sostenere la contestata Lucia Azzolina (Istruzione). “L’anno scolastico partirà regolarmente dal 14 settembre. Il rientro avverrà in piena sicurezza”. Sono sette, però, le regioni che hanno spostato in avanti la data d’avvio. Nel Lazio l’assessore alla Scuola ha detto ai presidi: “Decidete voi”. Conte esclude un nuovo lockdown e fa sapere: “Siamo certi che ci saranno contagi a scuola, ma siamo pronti ad affrontarli”. Soltato ieri sono arrivate notizie di positività a scuola in Trentino, Friuli, Emilia e Sardegna.

La conferenza

Non solo la novità del termometro: spetta ai genitori misurare la temperatura ai figli. Il ministero stima che oggi gli studenti senza la possbilità di rispettare il metro di distanza, siano 50 mila, “ma a giugno erano un milione”, ha detto Azzolina. Andranno comunque in classe con la mascherina al banco. Un istituto su tre, ha assicurato, ha avuto almeno un intervento: “Sono state ricavate 5.177 aule in più e 4.812 sono state ampliate”. Nel weekend saranno nominati 60 mila supplenti “che non andranno in ruolo” e altre 70 mila nomine saranno fatte dai presidi. Conte si sbilancia: “In ruolo ci saranno in tutto 160 mila nuovi insegnanti e 77 mila a tempo determinato tra docenti e amministrativi”. Ma non indica date e non cita i fallimenti di graduatorie e call. Sostiene che sulla scuola si sono investiti 7 miliardi, ma senza i fondi europei sono 2,9: novecento milioni in più del 2019 (senza Covid). Per i genitori con figli in quarantena, possibile lo smart working.

Le regole

All’interno della scuola si tiene la mascherina. Quando si è in classe, con un metro di distanza tra compagni e due metri tra studenti e professore, si può togliere. La protezione va indossata negli spostamenti, all’entrata e all’uscita, quando si va in bagno e in mensa (la si toglie quando si è seduti al tavolo). Volto libero nel momento in cui si consuma il pasto in aula (lunch box). La mascherina deve essere tenuta in tutti quei casi in cui nelle classi non si riesce a rispettare il distanziamento. Le mascherine, ha assicurato il premier Conte, saranno date gratis a scuola: lo Stato ne consegnerà 11 milioni ogni giorno. Diversi presidi, segnala l’Associazione nazionale, assicurano che i quantitativi fin qui arrivati sono insufficienti.

In caso di positività

La misurazione della febbre deve essere fatta ogni mattina a casa. Saranno i genitori a misurare la temperatura.  Se il figlio accusa sintomi paragonabili a quelli di chi ha contratto il Covid – temperatura superiore a 37,5 gradi, tosse, perdita di olfatto e gusto -, i genitori dovranno tenerlo a casa, avvertire la scuola e il pediatra o medico di base. Se i sintomi dovessero rivelarsi in classe, sarà l’istituto ad occuparsi in prima battuta del caso e misurare la temperatura. Il “referente Covid” accompagnerà il ragazzo nel locale dedicato alla gestione dei casi e avvertirà i genitori.Il pediatra-medico indirizzerà alunno e genitori a fare il tampone. Con lo studente positivo, parte l’indagine epidemiologica. Inizialmente, secondo le linee guida Iss, è probabile la quarantena della classe e dei docenti.

Mensa e palestra

Non solo le regole su chi deve misurare la temperatura. Dice la ministra Azzolina che l’attività sportiva è da tutelare, ma diversi presidi hanno deciso di utilizzare la palestra della scuola per recuperare aule per insegnamenti diversi e altri ds hanno annullato gli investimenti sul ripristino di strutture per la motoria oggi non agibili. Nelle Linee guida del ministero dell’Istruzione resta “la competenza degli Enti locali nella concessione delle palestre”. Laddove si farà ginnastica, serviranno profonde sanificazioni in carico a personale esterno alla scuola. Sulle mense, “saranno necessari adattamenti, ma nessuno vuole togliere il tempo pieno ai bambini”. Molti istituti, è un fatto, non riusciranno a garantire il servizio a tutti e altri sono in difficoltà ad avviare la mensa.

I genitori

Da un lato i genitori dovranno misurare la temperatura e sorvegliare sulla salute dei propri ragazzi, dall’altro – in caso di contagio – usufruiranno di un aiuto. Congedo straordinario per i genitori durante il periodo di quarantena obbligatoria del figlio under 14, se questo è stato contagiato o è entrato in contatto con un positivo all’interno del plesso scolastico. Lo prevede il decreto legge appena pubblicato in Gazzetta ufficiale, “Disposizioni per l’avvio dell’anno scolastico”. Si legge: “Un genitore lavoratore dipendente può svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile per tutto o parte del periodo corrispondente alla durata della quarantena del figlio convivente, minore di anni quattordici”. Decide il Dipartimento di prevenzione dell’Asl. Se non si può fare smart working, è possibile il congedo a metà retribuzione. Misurare la temperatura invece va fatto per intero.

 

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